di Alberto Zei
La credenza popolare – Riferendosi alla media cultura popolare, ove non vi fosse radicato l’interesse per le previsioni di un futuro più o meno lontano, non vi sarebbero pubblicazioni e riferimenti mediatici serviti in tutte le salse, sulle profezie soprattutto di Nostradamus a cui con il senno del poi, ossia a fatti accaduti, si trova sempre il sibillino riscontro dei relativi versetti.
Molti sono gli ambienti sensibili alla credibilità dove si divulgano previsioni di carattere divinatorio, come le previsioni di Frate Indovino anche su almanacchi e calendari. A prescindere poi dal morboso attaccamento anche quotidiano all’ astrologia da parte di un gran numero di persone su questa credenza che verrebbe confermata dai loro pratici riscontri. A queste potrebbe essere aggiunta anche quella sorta di profezie quotidiane sulle condizioni del tempo che in luogo della moviola, appaiono in televisione sottoforma di fumetti, per lo più in cambio pubblicitario di qualche prodotto alimentare, ma che poco hanno a vedere con le previsioni meteo.Tra questo interesse verso il futuro c’è anche quello che ha destato recentissimamente il video pubblicato su internet, dove ancora si trova, riguardante due coniugi che raccontano episodi di loro conoscenza descritti durante un incontro con il Prof. Gustavo Rol, noto sensitivo di Torino bene, scomparso diversi anni orsono.
Il torinese Prof. Rol – I due riferiscono sulle strabilianti indicazioni che il professore sapeva dare su avvenimenti futuri riguardanti aspetti generali della nostra società. Tra questi vi sono le previsioni sulla immigrazione in Italia; fatti preannunciati in tempi non sospetti che neppure in qualche modo erano correlati ad una tendenza migratoria delle attuali .dimensioni.
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Siamo, nell’ Italia di tanti anni fa, ossia del 1991; egli riferiva che nel 2020 la percentuale di presenze straniere nel nostro Paese avrebbe rappresentato il 60% del totale della popolazione italiana. Cifra questa sbalorditiva e di fuori della realtà, non solo di allora. Ma adesso, alla luce dei fatti e dei misfatti che stanno avvenendo nel mondo, un affermazione di questo genere lascia riflettere su questa previsione, ove si accordi a Rol il riconoscimento di onestà intellettuale fino adesso non smentita su quanto ha finora riferito in tema predittivo. È pur vero che anche con questo ritmo di sbarchi non contrastati, anzi favoriti, nel sud del nostro Paese, una percentuale del genere si raggiungerebbe soltanto in un futuro non prossimo, ma la tendenza sale vertiginosamente. Il numero di immigrati che alcuni anni fa sbarcavano sulle coste italiane in un anno, adesso si raggiunge in poche settimane.
Un’ esagerazione istruttiva – Viene in mente la storiella a proposito dei numeri progressivi, di quel Mandarino cinese che aveva promesso come compenso ad una difficile prova, tanto riso quanto sarebbe risultato, iniziando da un chicco a raddoppiare la quantità per ogni quadro della scacchiera. Sarebbe bastato riflettere sulle conseguenze, come sarebbe adesso il caso di fare. E’ vero che questo è un solo paradosso, ma il concetto del poco di più rispetto a poco prima, potrebbe portare il numero degli immigranti al valore dell’ordine di quelli previsti da Rol, anche se dopo gli attentati in Francia, e gli affronti subiti dalla Germania, la TV italiana sorvola sui continui arrivi di immigranti nel sud del nostro Paese.
Ma come potrebbe essere contenuta la massa migratoria favorita dall’impegno della accoglienza di Stato? Sono infatti. le nostre Istituzioni che hanno deciso di prelevare i profughi nel Mar Libico dove vengono trasbordati dai loro mezzi sulle navi della nostra Marina Militare le quali hanno per scopo, il trasferimento e il trasporto sicuro nel territorio italiano.
D’altra parte l’Europa è distante dai porti italiani in cui avvengono gli sbarchi ma meno di quanto lo sia la Libia dove le nostre navi raccolgono coloro che si immettono in viaggio per occupare l’ Europa. Questo avviene sistematicamente mimetizzato con eufemismi della cosi detta accoglienza. E’ difficile fare previsioni di fronte ad una situazione di questo genere. Forse la più vicina potrebbe essere quella del Prof. Rol.
La pelosa generosità politica – Il problema di tutto questo non è determinato dall’atteggiamento indifferente dei cittadini ma dalle Autorità di governo del nostro Paese. Queste infatti, intendono ignorare il pericolo demografico della eccessiva e crescente penetrazione nel territorio di persone che momentaneamente appagate nelle loro aspettative rimangono in Italia, dove però non è possibile utilizzarle in modo dignitoso e valido nell’attività produttiva (quale?) che al momento neppure si intravede.
Resta soltanto l’ Italia in cui nascono e prolificano note e meno note associazioni di accoglienza che invocando per gli immigranti attenzioni che i nostri cittadini meno abbienti non hanno, riescono a dirottare fondi la cui destinazione si apprende in tempo differito nei rapporti giudiziari riportati di continuo alla ribalta della cronaca.A questo punto a fronte di questa “generosità” dei politici interessati (bontà loro) con il denaro dei contribuenti, non si comprende come l’ eventuale riconoscimento di gratitudine da parte degli immigrati per il beneficio ottenuto, possa appagare nel futuro la speranza di consenso elettorale, al prezzo di tanta indigenza e indifferenza previdenziale nei confronti dei cittadini di casa nostra.
Esemplificando, nell’ ambito della cronaca di Roma e a Napoli, due cittadini italiani senza alcuna umana accoglienza, non appena nei giorni scorsi la temperatura si è abbassata, sono morti di freddo all’ aperto, nei loro scatoloni.
“Sorge spontanea la famosa battuta di Fantozzi:”Presidente, ma quanto è umano Lei!”