Classificate con l’etichetta di ‘rottami’, le auto d’epoca a Roma ora non possono più mettere ruota. L’ordinanza firmata dal sindaco equipara i mezzi storici a tutti gli altri veicoli a benzina fino a Euro 2 e a gasolio fino a Euro 3, considerati inquinanti.
Il risultato? Nella nuova “fascia verde” della capitale, che si estende fin quasi al raccordo anulare ed è diventata la più grande d’Europa, le auto classiche non potranno più circolare.
A nulla sono valse finora le richieste da parte delle istituzioni più importanti del settore di una modifica dell’ordinanza che contempli delle deroghe per tutelare le auto storiche. Sono rimasti inascoltati dalla giunta comunale e regionale anche gli appelli di Claudio Lozzi Segretario regionale di Ugl viabilità e logistica nonché Presidente Altermedia Onlus O.P.T. Banco Alimentare Roma, sempre dalla parte degli ultimi e stavolta anche degli ‘appassionati’.
“Le limitazioni che da novembre non permetteranno più alle auto diesel euro 4 di entrare a Roma saranno un ulteriore colpo di frusta sulle schiene dei poveri già in difficoltà. Secondo uno studio è risultato che le auto più vecchie sono ovviamente di proprietari in difficoltà economiche.
Dura la difesa di Claudio Lozzi che continua così: “Spesso l’auto è lo strumento con il quale cercano di ripartire: hanno già difficoltà nel riuscire a mantenere queste vecchie figuriamoci comprarne una nuova! Lavorano come saltuari ed hanno l’automobile come strumento di mobilità perché spesso fanno orari spezzati e con i mezzi pubblici di Roma sarebbe impossibile; senza contare che bus e metro sono pieni di persone come nel periodo pre pandemia e rischiano di essere veicoli di contagio”.
Ancora Lozzi: “Gualtieri desidera procacciare acquirenti per le auto elettriche al fine di “fare bella figura” nei confronti della commissione Europea che scarica come sempre sui poveri i propri desideri.
La norma varata da Roma Capitale metterà in difficoltà tutta la Regione Lazio visto che sarà proprio quest’ultimo ente a non incassare più i bolli delle auto. L’impossibilità di adoperare il mezzo, indurrà circa 800.000 romani a chiedere il defalco del bollo.
Ma non solo: a Roma esistono più di un migliaio di auto d’epoca che in caso di applicazione della norma da novembre subiranno un azzeramento del valore andando così a demolire il patrimonio economico familiare di molte persone. L’unica possibilità è che il comune di Roma acquisti ai prezzi di mercato le auto d’ epoca e poi forse se ne potrà parlare”.
Ricordiamo anche che i nostri volontari che portano generi alimentari a casa degli indigenti, avendo tutte auto ante 2010, non potranno più occuparsi del trasporto cibo ai bisognosi. Sorge spontanea una domanda ora: ma l’uomo quanto vale?