ROMA – “A marzo 2023, dopo un anno dalla sua prima erogazione, siamo soddisfatti del risultato ottenuto: abbiamo distribuito 16,5 miliardi di euro a più di 6 milioni di nuclei familiari in tutta Italia, dimostrando che l’assegno unico e universale è la misura di welfare più inclusiva e capillare esistente”. Con queste parole il direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi, ha aperto a Roma il convegno che l’Istituto ha organizzato per tracciare un primo bilancio dell’impatto di questa nuova misura a sostegno delle famiglie.
“Trenta controlli mensili per ciascuna delle oltre dieci milioni di domande inoltrate- ha aggiunto Caridi- e circa sei milioni di pagamenti mensili su iban diversi, senza considerare l’intreccio con l’Isee e le informazioni sulla disabilità. Abbiamo voluto investire sull’innovazione partendo dalla costruzione di una domanda semplice, oggi il rinnovo dell’assegno unico è automatico, senza più bisogno di presentare la domanda da parte dell’utente, grazie all’interoperabilità tra l’Istituto e le altre amministrazioni. Il principio che abbiamo seguito è quello della proattività. Un principio che INPS ha adottato come modus operandi, una conquista nuova per le prestazioni di welfare reso possibile dalle nuove tecnologie introdotte e che ci permettono di svincolare la prestazione dalla reiterazione della domanda o di chiedere all’utenza informazioni già in nostro possesso. Insomma, una interazione continua e più vicina alle esigenze dell’utente”.
Parlando di questa prestazione, Eugenia Roccella (titolare del Dicastero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità) attraverso un videomessaggio ha affermato che: “Fin dalla legge di bilancio il governo ha affrontato come priorità l’emergenza demografica, potenziando l’assegno unico in misura significativa in particolare per i nuclei più numerosi e investendo un miliardo e mezzo sulla famiglia e la natalità. In questo quadro l’assegno unico è uno strumento importante che condividiamo nel metodo e nel merito, che continueremo a migliorare e che difenderemo dalla procedura di infrazione europea. Si tratta di una delle misure in campo in una strategia più ampia e organica, che investe anche il piano fiscale e la conciliazione tra famiglia e lavoro, in cui il governo è impegnato direttamente ma per la quale intende coinvolgere in uno sforzo comune tutti gli attori: aziende, enti locali, parti sociali, non profit”.
Ha concluso la giornata di confronto il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico: “l’Assegno Unico “è una misura di grande importanza sociale, che aggiunge il valore di essere veramente universale, arriva cioè a tutti i figli. Il bilancio è molto positivo, in un anno abbiamo raggiunto oltre 9,6 milioni di ragazzi, con un assegno medio mensile di 168 euro. Una misura che ha come obiettivo l’incentivo alla natalità. E un ulteriore passo in avanti è stato fatto dal Governo che, in Legge di Bilancio, ha deciso giustamente di rafforzare l’intervento per le famiglie numerose e per i disabili. Bisogna dunque proseguire con politiche per servizi e sostegni alle famiglie, e con inventivi all’occupazione femminile, perché è dimostrato che queste misure hanno fatto la differenza nei paesi dove sono state applicate e dove, aumentando l’occupazione femminile, è cresciuta la natalità”.
“L’INPS- ha aggiunto Tridico- “ha brillantemente superato la prova dell’erogazione di questa importante misura, le lezioni apprese diventeranno un patrimonio comune nella reingegnerizzazione di tanti altri servizi erogati anche in una modalità di maggiore proattività da parte dell’Istituto”. Sono inoltre intervenuti al convegno: Martina Lo Conte ed Eleonora Meli (ISTAT), Carmeliana Franzese (DC Inclusione Sociale INPS), Elisabetta Di Tommaso (Coordinamento Generale Statistico Attuariale INPS), Maria De Paola (DC Studi e Ricerche INPS), Emanuele Di Carlo (Banca d’Italia) e Giampaolo Arachi (Ufficio Parlamentare di Bilancio).