Miss Persia è un concorso di solidarietà con le donne iraniane in lotta per i propri diritti umani. Solidali con l’Italia, il 25 aprile gli organizzatori e partecipanti dell’evento festeggiano la liberazione insieme al popolo italiano.
Miss Persia è una manifestazione recente, ma vanta già profondi legami con uno dei concorsi di bellezza internazionali più prestigiosi: Miss Universe. L’organizzazione di Miss Persia raccoglie il motto di Anne Jakrajutatip, proprietaria di Miss Universe: “Donne, è l’ora di risorgere! E l’ora di gestire il mondo, anzi, l’universo“. Miss Persia offre alle ragazze e donne iraniane l’opportunità di realizzare i propri sogni per poter alla loro volta aiutare altre ragazze e donne meno fortunate ad affermarsi, a lanciare il business e a creare lavoro. “Women empowerment“, il concetto internazionale, giunge in Italia e sostiene l’impenditoria al femminile.
L’idea del concorso Miss Persia appartiene alla sua fondatrice, Golshan Bakhtiary, modella e un’imprenditrice esemplare. Golshan ha un’esperienza straordinaria nell'”industria della moda e della bellezza: ha vinto sette corone rappresentando l’Iran nel mondo ed è stata una giudice per le selezioni della candidata italiana al Miss Universo. Golshan ha progettato la corona per la parteciparnte italiana del Miss Universoe l”ha realizzata con le sue stesse mani.
L’imprenditrice della moda e bellezza ha sognato in grande. È diventata una giornalista di Now TV, canale dedicato alle questioni di politica internazionale, e ha scritto ben dodici libri sul concorso “Miss Universo”. Questi libri sono una valida guida per tutte le ragazze che vogliono competere. Altre esperienze di Golshan comprendono la scrittura di poesie, l’organizzazione di spettacoli teatrall al Fajri Festival, sceneggiatura e sport. Ha preso parte alle selezioni per il Premio Nobel in fisica per i giovani al di sotto di vent’anni, con un lavoro scientifico dal titolo “La prova della creazione del’Universo”.
Golshan Bakhtiary è una pittrice di talento le cui opere vengono esposte nelle gallerie romane. Suona il pianoforte, l’hang drum e il dulcimer. Suonando l’hang durum per conto dell’UNICEF a Roma, ha raccolto i fondi e li ha destinati all’Africa in sostegno dei bambini africani.
Il Consiglio d’amministrazione del Concorso Miss Persia e così composto: Renzo di Benedetto, organizzatore generale dei reality, Azadeh Ahmadyan, talent scout e capo della sezione cinema del Festival cinenatigrafico, Reza Rozim, artista del rock indipendente iraniano, direttore artistico e capo della sezione musica del Festival cinenatigrafico, e Godswill Smart Ohazuike, farmacista di successo, direttore esecutivo e life coach di Miss Persia.
Oggi “Miss Persia” non è soltanto una gara di bellezza, ma anche una serie di iniziative di moda, spettacolo,arte e cultura volte a promuovere l’Iran e la sua collaborazione con l’Italia e con il mondo. “Miss Persia” dà il suo nome a una rivista, a un festival di musica e cinema nonché a un movinento. È una piattaforma reale per rivoluzionare la moda, le arti e la cultura, nonché la speranza di un cambiamento nella vita sociale e politica dell’Iran. “Miss Persia” è un ente globale inclusivo che onora tutte le culture, origini e religoni. Fornisce alle donne gli strumenti necessari per attuare il grande cambiamento personalmente, professionalmente e filantropicamente diventandone leader ispiratrici e motivatrici. Lorganizzazione del concorso aiuta i cittadini iraniani e gli artisti internazionali che lottano per la libertà e cerca i talenti nell’ambito della moda, arti e cultura.
Il concorso Miss Persia è sostenuto dalle autorità italiane e dai giornalisti che creano l’opinione pubblica. Fra i sostenitori dell’evento, per citarne solo alcuni, ci sono Marco Scurria, Senatore della Repubblica, Marcello Carli, consigliere comunale, e Stefano Buttafuoco, presentatore RAI.
Al concorso partecipano le modelle Adrina Shahbazi, Beata Arya, Rosa Sharifi, Shaghayegh Sadegh e Yekta Solgi. Ci saranno anche altre partecipanti, iraniane di origine che ora studiano alle università italuane. Tutte le ragazze parlano un ineccepibile inglese e studiano italiano. Sicuramente lo parleranno già bene alle finali programmate per settembre-ottobre del 2023.
La fondatrice di Miss Persia ha fatto un giuramento solenne di essere fedele alla causa dei diritti umani e della libertà per il bene dell’Iran e dell’Italia, paese che ospita il concorso e tutte le sue iniziative.
Il credo della fondatrice di Miss Persia è “Fai già adesso qualcosa di cui il tuo essere futuro possa esserti grato”. Perché non farlo tutti insieme? Vi invitiamo agli eventi e alle iniziative di Miss Persia per sostenere il popolo iraniano nella lotta per la libertà nonché lo sviluppo di rapporti artistici e culturali tra l’Iran e l’Italia.
In un futuro, si prevede la partecipazione a Miss Persia anche di ragazze italiane – come guest stars o nella categoria di “Amiche della Persia”. Il futuro della manifestazione è la finale internazionale che si svolgerà a Teheran, appena l’Iran si riapre al mondo in seguito alle riforme fondamentali; si ipotizza da subito che la vincitrice assoluta del concorso Miss Persia venga invitata a partecipare alle finali di Miss Universo come la rappresentante della Persia, ovvero, non dell’Iran attuale, ma del paese dai diritti umani che l’Iran, un giorno, sarà.
Il 25 aprile, dalle 15.00 alle 19.00, “Miss Persia” si radunerà in piazzale Flaminio di Roma e manifesterà contro la restrizione dei diritti di artisti modelli di origine iraniana. Saranno presenti tutti i membri dello staff di Miss Persia e alcune vincitrici regionali delle edizioni del concorso precedenti. L’ospite della manifestazione sarà Marco Ciriaci, già direttore nazionale di Miss Universo Italia.
F.B.