Le dichiarazioni di Mussolini contro Gualtieri
“E’ la prima volta che un Sindaco in una ordinanza dispone ai cittadini, in modo capestro ed improprio, a rottamare la propria auto e ad impegnarsi a non comprarne altra, come se il possesso di un’automobile fosse in qualche modo legato alla facoltà ordinatoria del Sindaco. La confusione amministrativa, il pressapochismo e il delirio di onnipotenza della sinistra capitolina si riversa a danno dei cittadini. La nuova ‘Fascia Verde’ non è riduttiva dei fattori inquinanti ma limitativa delle libertà personali. I maggiori agenti inquinanti restano tutti in deroga ai divieti della fascia verde. 2289 mezzi pubblici per lo più vetusti, nessun controllo o relazione sul riscaldamento degli edifici pubblici e privati, e neppure sui maggiori siti produttivi e industriali, camion, bus e furgoni. A
pagare anche economicamente le scelte folli del Sindaco Gualtieri solo i cittadini, romani e non. Nel contempo l’amministrazione non ha messo in atto nessuna attività strutturale e strumentale utile, e proporzionale, per risolvere in modo definitivo il problema della salvaguardia ambientale: nulla. Tali comportamenti dell’amministrazione regionale, prima delle elezioni, e di quella del Comune di Roma, determinano la palese violazione dei principi costituzionali salvaguardati dalla Carta Europea dei Diritti Fondamentali, dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Uomo e dalla Costituzione Italiana. Il primo principio violato è quello relativo alla discriminazione patrimoniale od economica tra i cittadini dell’Unione e dello Stato italiano, così come descritta dall’Art. 21 della Carta Europea, dall’art.
14 della Convenzione e dall’art. 3 della Carta Costituzionale, tutti custodi del pieno diritto di ciascun cittadino a non vedersi discriminato dalle proprie condizioni economiche. Pare evidente che una limitazione della circolazione ai mezzi privati determinata dalla classe di inquinamento nella quale gli stessi sono qualificati, espone i cittadini più deboli economicamente alla ‘sanzione’ della limitazione alla libera circolazione nel territorio dell’Unione e dello Stato Italiano che se può trovare giustificazione in una ragionevole situazione di emergenza, non può certo ammettersi in modo permanente, salvo che lo Stato membro rimuova la situazione di squilibrio economico alla base della limitazione stessa. 50 interrogazioni presentate oggi debbono suonare, per la sinistra capitolina come un campanello che indica la fine della ricreazione e per il Sindaco la fine dei ‘giochi’.
Roma inizia a ribellarsi”. È quanto dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Rachele Mussolini.