Il libro “Gente mia“, edito da Medinova Onlus e curato da Angelo Pitrone, è un’opera che documenta la vita della splendida Agrigento e della Sicilia, con fotografie scattate nel corso dei decenni. Il testo offre uno sguardo autentico sulla realtà multiculturale ed ospitale di questa terra meravigliosa. Le foto selezionate per il libro sono state esposte con grande successo in una mostra fotografica al Teatro Verdi di Castel S. Giovanni, nella provincia di Piacenza.
Gianfranco Jannuzzo, con uno stile accattivante e nitido, racconta la sua esperienza alla ricerca della sicilianità attraverso gli atteggiamenti, le parole e la cultura variegata di una regione che ha visto molte influenze nel corso dei secoli. La Sicilia è una terra ricca di diversità e multiculturalismo, dove le molteplici origini si fondono in un’unica armonia che fa vibrare gli occhi e i sorrisi delle persone. Con il suo occhio teatrale, l’autore coglie la vita e crea scatti istantanei che raccontano storie. Le sue foto non hanno distanza: l’obiettivo è immerso nel soggetto come nel paesaggio stesso. Egli fotografa il mondo dall’interno del mondo, creando un equilibrio tra spazio, oggetti e figure simile a quello di Raffaello.
Come scrive Jannuzzo, «la fotografia è poesia»; poesia delle immagini. Ogni fotografia ha una storia da raccontare e, in questo senso, è un libro che va oltre le immagini, diventando una narrazione a sé stante. La fotografia in bianco e nero offre un’esperienza unica, poiché si concentra sulla luce, sulle ombre e sui toni per creare immagini mozzafiato. Lo stesso è un appassionato del bianco e nero, non solo come tecnica fotografica ma anche come simbolo filosofico dell’unione degli opposti. Per lui, cogliere gli opposti è come trovare i quadrifogli: raro e prezioso. Jannuzzo crea foto che catturano l’attenzione, con inquadrature e volti autentici senza filtri artificiali.
Oltre ad essere un attore di fama, Jannuzzo ha sempre coltivato con grande successo la sua passione per la fotografia d’arte. La macchina fotografica è il suo compagno inseparabile, catturando la vita quotidiana con volti familiari o sconosciuti. Difatti, spesse volte si è visto, prima dei suoi spettacoli, uscire un obiettivo dal sipario per fotografare il pubblico. Un appassionato di fotografia, sempre alla ricerca di nuovi scatti da immortalare, ha selezionato una parte dei suoi lavori per creare un capolavoro.
Agostino Fraccascia