BRUXELLES\ Aise\ – Sudan: l’UE lancia un ponte aereo umanitario per fornire beni di prima necessità Alla luce delle crescenti esigenze umanitarie dovute al conflitto dilagante in Sudan, l’UE ha lanciato un ponte aereo umanitario per trasportare forniture essenziali da consegnare ai partner impegnati in operazioni umanitarie a Port Sudan.
Le 30 tonnellate di articoli essenziali sono state trasportate dai magazzini delle Nazioni Unite a Dubai a Port Sudan.
(provviste idriche, servizi igienico-sanitari, attrezzature di accoglienza ecc.),
Al loro arrivo, i beni sono stati consegnati all’UNICEF e al Programma alimentare mondiale (PAM), è la più grande organizzazione umanitaria impegnata nella lotta per sradicare la fame e la malnutrizione nel mondo.
Nel 2021 la Svizzera ha sostenuto le attività del PAM con un contributo di circa 100 milioni CHF .
WFP (Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite)
Il ponte aereo umanitario è organizzato nel quadro della Capacità europea di risposta umanitaria, uno strumento concepito per colmare le lacune in termini di risposta umanitaria ai rischi naturali e alle catastrofi provocate dall’uomo.
L’UE ha già stanziato €200.000 mila euro per il soccorso immediato e l’assistenza di primo soccorso alle popolazioni ferite o esposte a rischi elevati nella capitale, Khartoum, e in altre zone colpite dalle violenze in corso.
Inoltre l’UE sostiene la società della Mezzaluna Rossa sudanese nella fornitura dei primi soccorsi, di servizi di evacuazione e di sostegno psicosociale.
Così a Questi finanziamenti si aggiungono ai € 73 milioni di euro già assegnati al Sudan nel 2023 per l’assistenza umanitaria,
Infine, sono stati assegnati alla Mezzaluna rossa egiziana per fornire sostegno ai rifugiati che arrivano in Egitto dal Sudan, ulteriori € 200 000 mila euro .
Considerazione finale: anche se la politica europea sembra essere sempre più distante dalle esigenze dei cittadini europei è Necessario rivedere gli assetti organizzativi ed economici di tutti gli stati membri cooperanti e collaborativi.
Tuttavia, è fondamentale capire che una politica migratoria comune basata sulla solidarietà e sulla giustizia non risolverà tutti i problemi.
E’ necessario un approccio olistico che comprenda sia la gestione dei flussi migratori che il sostegno allo sviluppo delle comunità locali nei paesi di origine.
La soluzione a questo spreco umanitario non può essere esclusivamente economica o di responsabilità individuale, ma deve essere una soluzione globale che coinvolga diversi attori e che sia basata su una visione a lungo termine.
In primo luogo, è necessario cooperare a livello internazionale per affrontare le cause della migrazione forzata, come conflitti e povertà estreme, attraverso investimenti mirati in sviluppo e pacificazione territoriale di origine.
In secondo luogo, è importante che l’Europa sviluppi una politica migratoria in genere comune basata sulla solidarietà, la giustizia e il rispetto dei diritti umani, che preveda un approccio equo alla distribuzione dei migranti rifugiati tra i paesi membri e offra opportunità di integrazione per tutte le persone migranti dai paesi di origine.
Infine, è fondamentale che gli individui, le organizzazioni e le istituzioni si impegnino attivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica di origine e promuovere una cultura dell’accoglienza, responsabilità dell’inclusione e della diversità.
Ciononostante, è importante che i cittadini europei si informino e partecipino attivamente alle decisioni politiche, per poter influenzare il processo decisionale e avere una voce nella costruzione del futuro dell’Europa.
Clara Angelica Palumbo