«Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita», questa frase attribuita ad Albert Einstein (1879 -1955) risuona come un imperativo assoluto da non sottovalutare , in quanto senza l’operosità delle api sarebbe a rischio la sopravvivenza stessa dell’uomo, ipoichè parte del cibo che consumiamo è legato proprio dall’impollinazione.
Facendo tesoro del monito del grande fisico tedesco “Save the Bees and Farmers” , un’iniziativa dedicata alle api, anche l’azienda agricola friulana Tiare di Dolegna del Collio ha “sposato”questo progetto, ed ha dedicato tutta la gamma dei vini bianchi ( anno 2022) riportando la scritta ““Save the Bees and Farmers” sul retro di ogni etichetta, al fine di sensibilizzare i consumatori sull’importanza di questi indispensabili insetti impollinatori per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, nonché della preziosa sinergia possibile, grazie a semplici accorgimenti agronomici, fra apicoltura e viticoltura nel rispetto e tutela dell’ambiente.
Tiare, che in friulano significa “terra”, coi suoi 12ettari di terreno coltivato a vite, è adagiata su due zone Doc del Friuli Venezia Giulia, il Collio – col suo terreno marnoso di roccia sedimentaria e microclima particolare e l’Isonzo. La produzione, sia in vigna che in cantina, è di circa 90.000 bottiglie all’anno, e spazia dai vini autoctoni a quelli internazionali, coi Bianchi come il Sauvignon (che proviene esclusivamente dai 3 ettari di un nuovo impianto situato a Dolegnano), la Malvasia, il Pinot Grigio, la Ribolla Gialla,il Friulano, lo Chardonnay, il Rosemblanc, l’Empire Sauvignon e Il Tiare, oltre ai rossi come: il Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Nero. E il Remuàv, Metodo classico in edizione limitata.
Roberto Snidarcig, titolare dell’azienda con la moglie Sandra, oltre ad interpretare il “terroir “per produrre vini di spiccata personalità, da qualche anno ha rivolto la sua attenzione verso le api aderendo al progetto “Eno Bee Api in vigna”, facendo installare 5 arnie fra le vigne di Malvasia (fra i vitigni autoctoni più antichi ed interessanti del Collio) all’ingresso della tenuta. Su ciascuna di esse spicca visibilmente una lettera che va a comporre la parola “ TIARE”, una sorta di saluto di benvenuto in cui viene evidenziata “l’importanza che le api – bioindicatori per eccellenza, hanno per le vigne e per la sopravvivenza stessa degli ecosistemi agricoli e, in generale, della terra tutta. Si deve infatti a loro l’impollinazione del 70% di tutte le specie vegetali del mondo. Nella sola Europa, 4 mila varietà agricole dipendono dalle api e negli ultimi 50 anni il volume della produzione agricola è aumentato del 30% grazie al loro contributo diretto. I vigneti di Tiare rappresentano un “habitat” ideale in cui questi si sono perfettamente ambientate e della cui sostenibilità sono anche diventate un attendibile sensore. “Le api stesse fanno infatti da garanti dello stato di salute dell’ambiente che la circonda, dato che muoiono se vengono usati in vigna trattamenti dannosi”.
Da segnalare che il 20 maggio, di ogni anno, si celebra la Giornata mondiale dedicata alle api, ricorrenza istituita nel 2017 dall’Assemblea Nazionale delle Nazioni Unite.
Ora, con la scritta “Save the Bees and Farmers” sulla retro etichetta dei suoi vini bianchi, che rappresenta oltre il 50 % della produzione annuale , Tiare fa un ulteriore passo avanti, con un messaggio di sensibilizzazione per la salvaguardia di questo preziosissimo insetto rivolto ai consumatori. L’azienda agricola friulana non è nuova ad iniziative del genere. Da ricordare infatti quella di solidarietà verso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), in virtù della quale tutte le confezioni dei vini bianchi ( annata 2021) si erano tinte di rosa.
di Daniela Paties Montagner
per ulteriori informazioni: www.tiaredoc.com