Secondo una recente indagine Istat, in Italia le persone senza fissa dimora sono oltre 96mila: di queste, oltre 22mila solo a Roma, la città con il più alto numero. Una vera e propria emergenza sociale, ma la povertà non è un destino ineluttabile: ecco perché è decisivo dare vita a progetti che aiutino le persone non solo a far fronte a un bisogno immediato e urgente come quello abitativo, ma soprattutto favoriscano la riconquista dell’autonomia e il reinserimento sociale.
Con questa visione prende il via nella Capitale il progetto “Rotary per Casa Arca degli Esposti”, che prevede l’attivazione di un servizio di co-housing, nel quale l’accoglienza è solo il primo passo.
Un immobile confiscato alla criminalità organizzata e assegnato dal Ministero dell’Interno a Fondazione Progetto Arca ONLUS, grazie alla sinergia con il Distretto 2080 del Rotary International (che raggruppa i 98 club di zona Roma, Lazio e Sardegna), diverrà una sorta di “condominio sociale”, base per offrire alle persone accolte gli strumenti necessari per un percorso di autonomia abitativa e lavorativa, mirato a restituire dignità e (ri)progettare una vita e un futuro. La “Casa” sarà, infatti, punto di partenza di un percorso di inclusione che prevede azioni strutturate per favorire l’integrazione: segretariato sociale, supporto nella cura e nella tutela della salute psico-fisica, consulenza e assistenza legale, promozione di percorsi di orientamento ai servizi e al lavoro, bilancio di competenze, corsi di formazione, tirocini, supporto nella ricerca attiva del lavoro e inserimento lavorativo.
Le persone coinvolte nel percorso verranno supportate da un’équipe multidisciplinare (educatori, formatori, mediatori, psicologi, assistenti sociali), formata per offrire un intervento basato sulla relazione e sulla proposta, definendo con ognuna un progetto individuale di cambiamento. “Si tratta di un approccio innovativo e mirato, mai sperimentato prima a Roma, che rende reversibile la condizione delle persone senza dimora e in grave marginalità sociale, riaccendendo in loro la speranza. L’impatto positivo di questa iniziativa non riguarda solo i beneficiari, ma la comunità e la società nel suo insieme” afferma Maria Carla Ciccioriccio, Governatore del Distretto 2080 del RI. Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca ha dichiarato: “Grazie all’assegnazione di questo immobile – per cui siamo onorati e orgogliosi di aver vinto il bando del Ministero dell’Interno – possiamo portare anche a Roma l’esperienza che da molti anni concretizziamo a Milano, nostra prima sede. Pensiamo anzi più in grande, per dare vita a un innovativo progetto di accoglienza per persone senza dimora che si basa su uno dei pilastri della nostra mission: la casa. Luogo intimo e protetto, è dalla casa che tutto può ricominciare, per riconquistare se stessi e la propria autonomia, per raggiungere l’autonomia economica, abitativa e sociale”. Il progetto è stato presentato il 5 luglio a Roma in occasione del concerto di musica sacra che ha aperto la raccolta fondi, nella suggestiva Basilica di Santa Maria dei Martiri (Pantheon). Protagonista l’Orchestra dei ragazzi del Conservatorio” Licinio Refice” di Frosinone, diretti dal Maestro Simone Genuini, con la preziosa partecipazione dell’Organista Paolo Tagliaferri.
Il co-housing è uno dei tanti esempi di progetti a carattere sociale nei quali il Rotary International è impegnato grazie alla forza di una rete globale di 1,4 milioni di uomini e donne intraprendenti, amici, conoscenti, professioniste imprenditori che credono in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi. I soci del Rotary operano condividendo la responsabilità di passare all’azione per risolvere i problemi più pressanti nel mondo. I 35 mila club nel mondo sono impegnati a : promuovere la pace, combattere le malattie, fornire acqua e strutture igienico sanitarie, proteggere madri e bambini, sostenere l’istruzione, sviluppare le economie locali, incentivare la sostenibilità ambientale. Il partner di progetto Fondazione Progetto Arca onlus nasce a Milano nel 1994 per portare un aiuto concreto a persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale. Al centro del suo intervento, ci sono persone senza dimora, famiglie indigenti, persone con problemi di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo. Ogni giorno Progetto Arca offre ascolto e assistenza in strada, pasti caldi, la possibilità di dormire al riparo, cure mediche e accoglienza in case vere a migliaia di persone povere. Con i suoi operatori e volontari, accompagna ogni persona in difficoltà in un percorso di recupero personale e di reinserimento sociale, abitativo e lavorativo. Nell’ultimo anno Progetto Arca ha garantito più di 3 milioni e 600 mila pasti, offerto 350 mila giornate di accoglienza e 4 mila visite mediche, dando aiuto ad oltre 53 mila persone, in Italia e all’estero. I volontari sono 440 in tutta Italia.
______________________