Portato nel nostro continente dopo le prime navigazioni transoceaniche, questi semi trovarono il primo scetticismo a corte. Furono i frati che sdoganarono effettivamente la pianta. E ne avevano ben ragione visto gli effetti sul buon umore, compresa la capacità di resistere allo stress, che aveva ottenuto tra la gente azteca dove il consumo viene fatto risalire a duemila anni avanti Cristo.
Di lì quella del cioccolato è stata una vera e propria rivoluzione. Ricerche sui benefici effetti ancora oggi scoprono nuove virtù salutari. Si tratta sicuramente di una sostanza calorica ma se consumato senza esagerazione, in forma concentrata, fondente al settantacinque per cento, ha benefici effetti sul cervello e sul cuore, oltre che sull’intestino.
Nel cioccolato si concentrano tanti antiossidanti: ha un’ampia gamma di polifenoli e flavanoli. Contiene fibra e dà senso di sazietà, quindi si consiglia anche in dieta.
Utilizzato dagli studenti per migliorare le facoltà di apprendimento perché rende più vigili, grazie alla presenza di una sostanza somigliante alla caffeina. Contiene teobromina, uno stimolante simile ma non identico alla caffeina.
Ma è bene non esagerare! Come per ogni cosa, del resto. Pare che il consumo più indicato sia nei termini di trenta grammi, purché non diventino una costante quotidiana.