Roma, da giovedì va in scena al teatro “Brancaccino” uno scritto di Giampaolo G. Rugo, realizzato dalla produzione Castello di Sancio Panza e Fondazione Campania dei Festival. L’ opera ha ricevuto il suo primo premio al concorso “Voce sola 2014 ” per poi trionfare al “Fringe Festival” di Napoli l’ anno dopo. La regia, affidata a Roberto Bonaventura, racconta magistralmente di Giuseppe, rappresentante di articoli religiosi, interpretato da Gianluca Cesale. I suoi genitori, pensionati, passano il proprio tempo a “Manhattan”, sala bingo in cui dilapidano la propria pensione. Il nonno, un vecchio fascista reduce delle guerre coloniali, dopo un ictus è costretto su una sedia a rotelle, curato da una badante singalese.
Giuseppe è fidanzato da sempre con Maria, ricca figlia del padrone del più grande negozio di articoli religiosi di Roma, ma ha un problema che diventa sempre più concreto con l’avvicinamento delle nozze; è impotente. Il giorno prima del matrimonio si sottopone, obtorto collo, al rito dell’addio al celibato con gli amici. Proprio quella notte scopre, in maniera rocambolesca, la propria sessualità. La carica dirompente di questa rivelazione lo porta a realizzare una parte di sé nascosta che rivoluzionerà il suo rapporto col mondo circostante, sino alle estreme conseguenze.
Ci si domanda quanto la libertà dell’individuo dipenda dall’ambiente che lo circonda e fino a quale livello possa essere compressa l’essenza più vera della persona. “Un uomo a metà” utilizza l’impotenza sessuale come simbolo dell’impotenza più in generale e come mezzo per svelare le mille ipocrisie (nascoste e non) della nostra società.
Giampaolo G. Rugo è drammaturgo e sceneggiatore. Laureato in chimica. Studia sceneggiatura con Sergio Donati. Dal 2004 ha scritto la trasmissione Il ballo di San Vito per Radio Italia Network e per tre anni I Magnifici in onda su Radio24. Ha realizzato due documentari nell’ambito del progetto di cooperazione della organizzazione non governativa Movimondo a Manghoci in Malawi finanziato da UNIDEA. Come drammaturgo è stato autore della drammaturgia e delle musiche de La svolta (in scena nel 2009) e adattatore di Killer Joe per la regia di Massimiliano Farau con Francesco Montanari (in scena nel 2010-2011). Attualmente sono in sviluppo per il teatro la commedia Zona Cesarini di cui curerà anche la regia, il dramma Liberaci dal male e il monologo NIP, e per il cinema il film Renzo (inizio riprese previsto aprile 2016) e il cortometraggio Audrey.
Roberto Bonaventura inizia a lavorare in teatro nel 1996 con Nutrimenti Terrestri. Dal 1999 al 2012 fa parte dello staff organizzativo del prestigioso Festival di Santarcangelo dei Teatri. Nel 2002 debutta alla regia al Teatro di Leo di Bologna con il monologo Oratorio da Vincenzo Consolo. Nel 2003 fonda, con Monia Alfieri, la compagnia Il Castello di Sancio Panza con cui produce lo spettacolo Due passi sono di Carullo-Minasi (Premio Scenario per Ustica 2011, premio InBox 2012 e Premio Teresa Pomodoro). Collabora stabilmente con l’amico e mentore Giovanni Boncoddo e con la compagnia Scimone-Sframeli. Autore anche di diversi cortometraggi e documentari, è aiuto regista di Francesco Calogero. E’ inoltre direttore artistico del ForteTeatroFestival. F.P.