Il Festival “CineIncontriamoci” è una rassegna cinematografica che si svolge ad Acri, in provincia di Cosenza, da 13 anni. Il giovane producer cosentino Mattia Scaramuzzo di cui è direttore artistico e che ha consentito, nel corso degli anni, di valorizzare e promuovere il territorio calabrese, ci spiega: “Una vocazione e mission che mi accompagna da sempre, seppur, per la mia giovane età: promuovere e avvicinare i giovani al cinema, alla valorizzazione del territorio, alla riscoperta dei paesi, all’aggregazione, al confronto, per un laboratorio di idee che scruti tra il passato, il presente e il futuro, ponendo le basi per identificare Acri – in provincia di Cosenza – come la cittadella del cinema, laddove la Settima Arte, tolte le fanfare, in Calabria, è percepita dalle altre regioni come qualcosa di lontano, di inarrivabile, nonostante i grandi registi e produttori che hanno come me la regione nel sangue (Mimmo Calopresti, Gianni Amelio, Fulvio Lucisano, Francesco Munzi, Marcello Fonte ecc.). Ho creato negli ultimi dieci anni il format CineIncontriamoci al quale hanno aderito ospiti prestigiosi come Ornella Muti, Carlo Verdone, Pupi Avati, Neri Parenti, Giovanni Veronesi, Alessio Boni, Manuela Arcuri e tanti altri. Lo spirito di porre una piccola cittadina come Acri al centro di un progetto così identificativo, si inserisce in uno specifico bisogno di dare lustro a quei centri perduti lontani dal turismo e dalle località cartolina della Calabria, proprio come Giancaldo il paesino immaginario di Giuseppe Tornatore in Nuovo Cinema Paradiso che rappresenta l’anima di tutti noi.”
“E l’Italia, soprattutto al Sud” – continua il direttore artistico di CineIncontriamoci – “è quella terra incontaminata che fa innamorare gli americani e gli inglesi sempre alla ricerca di autenticità. Infatti, non è un caso che i più grandi capolavori del cinema, tolta Roma come città delle produzioni e del jet set internazionale degli anni Sessanta, è un bagaglio culturale che appartiene ai piccoli borghi rimasti pressoché intatti. Nel contempo, grazie al network e al successo mediatico della iniziativa, abbiamo stretto partnership con partner nazionali quali Old Cinema che ha la mission di raccogliere, promuovere e aggregare le iniziative più limitrofe del Paese, legate alla Settima Arte e a quel valore immateriale che è la cultura del saper fare; Cinecittà Luce che ci ha dato il patrocinio e la Biennale di Venezia che ci ha ospitato fuori concorso nel 2017. Dal 2018 siamo riconosciuti come festival nazionale e nel 2019 RTL102.5 ci ha ospitati. Da marzo 2023 abbiamo inserito la formazione con l’istituzione delle master class e con la prima ospitata di Mariantonia Avati. Continueremo con gli ospiti già premiati in passato e sicuramente creeremo collaborazioni con i futuri ospiti. Dietro a questo progetto, nato dall’amore verso il mio territorio e la mia Regione (una terra complessa e ricca di sfide) non ci sono fondi pubblici, ma solo un’insieme di associazioni, partner e imprenditori convinti che con delle kermesse di qualità si possa rifocillare la culla del sapere contro la piaga della ‘ndrangheta e le mafie invisibili.”
“Ovviamente i nostri stakeholders sono nazionali e internazionali, come Valtur, che già da anni è partner per far soggiornare l’artista con accompagnatori o familiari in strutture di gamma alta con benessere e comfort. L’evento è anche una vetrina in cui ospitare e valorizzare la Calabria d’autore: un premio ad hoc per tutti i calabresi che si sono contraddistinti nel mondo. La Calabria nel cuore, un premio nato dall’orafo che cura da anni i nostri premi e che mette in risalto la regione in un gioiello da donare a tutti coloro che si sentono parte della nostra amata terra. Sono stati trattati anche tanti temi sociali, come la disabilità, l’ambiente o l’ingiusta detenzione, con la proiezione del film “Sulla mia pelle”, sulla vicenda di Stefano Cucchi, con, tra gli ospiti, la sorella Ilaria. Insomma CineIncontriamoci è un incubatore di idee, di arte, di storia che utilizza il cinema come macchina del tempo per far uscire la parte sana di una regione che ancora oggi stenta a far emergere le sue doti di bellezza e l’agglomerato mondo culturale”, conclude Scaramuzzo.