“Nonostante siano già trascorsi molti anni dall’esordio del San Raffaele con il suo Carosello sui più prestigiosi palcoscenici equestri italiani, non si è mai perso di vista quello che è da considerarsi l’aspetto più importante dell’intero percorso: l’inclusione sociale. Vorrei qui però rimarcare un aspetto che mi sta particolarmente a cuore: durante l’esibizione noi vediamo solo alcuni dei cavalieri che hanno partecipato a un più ampio percorso riabilitativo, ma a scendere in campo è un intero gruppo che incarna lo spirito di un grande progetto. Sul campo dobbiamo immaginare, se non addirittura vedere, tutti i ragazzi del San Raffaele. Ognuno di loro ha lasciato infatti un segno, un’orma, piccola o grande che sia, sul percorso riabilitativo di un intero gruppo. Chi cavalca al Carosello, fa partecipare tutti gli altri. Anche quelli che non hanno il privilegio di essere lì, in mezzo alla pista, possono dire di esserci stati” così il Dott. Piergiorgio Guidorzi, Direttore Sanitario del San Raffaele Viterbo che ospita il Centro di riabilitazione equestre, a margine dell’esibizione che ieri sera ha incantato il pubblico del “Longines Global Champions Tour”. Con lo spettacolo “Cavalcando la solidarietà” i ragazzi normodotati e non del Carosello del San Raffale Viterbo hanno infatti portato in scena la magia della riabilitazione equestre danzando sulle note dell’inclusione nella suggestiva cornice del Circo Massimo, emozionando ancora una volta gli spettatori del circuito di equitazione mondiale. L’appuntamento si ripeterà questa sera, alle ore 20:00, in apertura dello spettacolo “Cavalli e Roma – Il tempo nella Città Eterna” diretto da Sabina Domanico.