AGI – In principio furono Karol Wojtyla e la Lega lombarda. Agli albori degli anni Novanta del secolo scorso, Umberto Bossi trae ispirazione dalle Giornate della gioventù volute da Giovanni Paolo II per ‘inventare’ il suo raduno. Il fondatore della Lega Nord – raccontano – rimane “profondamente colpito” dalla Gmg organizzata a Santiago de Compostela, in Spagna, il 19 e 20 agosto del 1989.
E decide di organizzare un raduno per chiamare a raccolta il “popolo del Nord”E la scelta del luogo cade su Pontida, piccolo Comune delle valli bergamasche. Qui, secondo la tradizione, il 7 aprile del 1167, in una cerimonia nella storica abbazia, nasce la Lega Lombarda, l’alleanza militare tra i comuni del nord Italia – Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma – che hanno deciso di unirsi contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa.
Nel 1990, quindi, si svolge la prima edizione del raduno leghista, con grande soddisfazione di Bossi. La manifestazione si ripeterà fino ai giorni nostri, con cadenza annuale, tranne alcune eccezioni, come nell’anno della malattia e delle dimissioni del senatur. Il raduno sul ‘sacro prato’ sotto l’abbazia è poi preservato dai successori di Bossi, Roberto Maroni e Matteo Salvini.
Tra panini con la salamella (salsiccia lombarda) e lo slogan ‘Padroni a casa nostra’ dipinto sul prato, la storia di Pontida è la storia della Lega. Anche se nel tempo ha cambiato colori – dal verde secessionista al blu governativo – e simboli – dall’elmetto con le corna da vichingo alle t-shirt pro Ponte di Messina -, insomma, il raduno resiste alle trasformazioni del movimento e ne scandisce i 33 di narrazione politica.
– Il 20 maggio 1990 si tiene il primo raduno. Nell’ abbazia di Pontida ‘giurano’ i consiglieri della Lega eletti nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni
– Giugno 1991 A Pontida viene proclamata la nascita della “potentissima” Repubblica del Nord
– Maggio 1992 Davanti al popolo di Pontida giurano gli 80 neo eletti al cosiddetto Parlamento del Nord
– Il 1994 è l’anno della formazione del primo governo Berlusconi, cui la Lega inizialmente aderisce per poi fare cadere l’esecutivo con il celebre ‘Ribaltone’. In quell’anno si tengono due edizioni di Pontida. Una a giugno, subito dopo la formazione dell’esecutivo di cui fanno parte Roberto Maroni, Francesco Speroni, Giancarlo Pagliarini. Il popolo leghista torna a riunirsi a Pontida poi a novembre: Bossi lancia l’ultimatum agli alleati anti-federalisti del governo, che poi fara’ cadere un mese dopo.
– Il 1996 è l’anno della svolta secessionista, indipendentista, con la dichiarazione di indipendenza della Padania proclamata a Venezia il 15 settembre. Il discorso di Bossi di giugno a Pontida anticipa il nuovo corso.
– A pochi giorni dal raduno di Pontida, Bossi annuncia che si dimetterà durante la manifestazione. Sarà riconfermato dal suo popolo al raduno.
– Il 2001 è l’anno del secondo governo Berlusconi e il 17 giugno Bossi sale sul palco di Pontida per la prima volta da ministro.
– L’11 marzo del 2004 il capo della Lega viene ricoverato d’urgenza in seguito a un ictus che lo ha colpito nella notte. Quell’anno il raduno di Pontida non si terrà.
– Il 19 giugno 2005 torna il tradizionale raduno, sotto lo slogan ‘Fratelli su libero suol’. Presente, oltre ai tre ministri leghisti Roberto Calderoli, Roberto Maroni e Roberto Castelli, anche il leader, Umberto Bossi, che torna a parlare in un comizio dopo la lunga convalescenza.
– Il 2008 è l’anno del quarto governo Berlusconi. Pontida si tiene a giugno. Bossi è ministro per le Riforme e il federalismo, Calderoli per la Semplificazione normativa, Maroni è all’Interno.
– Giugno 2011 Un enorme striscione ‘Roberto Maroni presidente del Consiglio’ viene issato sulla collina sopra al prato di Pontida. È il segnale dei malumori nei confronti del ‘cerchio magico’ che attornia Bossi e del crescente sostegno all’allora titolare del Viminale.
– Il 2012 è l’anno dello scandalo per le irregolarità nella gestione dei fondi elettorali del partito, che toccano anche la famiglia del senatur. Bossi è costretto a dimettersi il 5 aprile. Maroni viene eletto segretario al congresso di Assago del primo luglio. Il raduno di Pontida non si tiene.
– Il 7 aprile 2013 il nuovo segretario Maroni mostra dal palco di Pontida alcune buste contenenti “i diamanti di Belsito”, l’ex tesoriere della Lega finito nel mirino dei pm per la gestione dei fondi. Maroni invita i segretari regionali a consegnare i 13 diamanti alle “sezioni piu’ meritevoli”. “I veri diamanti sono i militanti”, scandisce. Durante l’intervento dal palco del segretario veneto Flavio Tosi, partono i fischi di una fronda ‘bossiana’.
– Il 2014 è l’anno del primo raduno organizzato dal nuovo segretario Matteo Salvini, eletto dopo il passo indietro di Maroni che decide di concentrarsi sulla sua attività di presidente della Regione Lombardia. Eletto alle primarie e poi nel congresso di Torino a dicembre 2013, Salvini rinnovera’ la Lega dandole un respiro nazionale e, in origine, anti-europeista, con lo slogan ‘Basta euro’.
– Settembre 2017 il raduno si tiene sotto lo slogan ‘Salvini premier’, dal nome del nuovo movimento nazionale fondato dal segretario, che andrà progressivamente a sostituire la Lega Nord, ovvero la Lega Salvini premier. Il nuovo partito ottiene consensi record alle politiche del 2018 (oltre il 17 per cento) e registra un boom alle Europee del 2019 (34 per cento).
– Il 15 settembre 2019 Salvini chiama il suo popolo a raccolta a Pontida. Il segretario leghista cerca il contatto con la base per spiegare le ragioni che lo hanno spinto a far cadere il governo, Conte I, cui aveva dato vita in alleanza con il Movimento 5 stelle.
– 17 settembre 2023 La Lega è tornata al governo in coalizione con gli storici alleati del centrodestra (FI e FdI). Gli equilibri storici dell’alleanza però sono cambiati e l’esecutivo è guidato da Giorgia Meloni, con FdI risultato primo partito alle politiche del settembre 2022. Questa edizione di Pontida avrà come ospite Marine Le Pen, storica alleata di Salvini a Strasburgo (già sul palco davanti al popolo leghista con Salvini a Milano nel 2019), e ricorderà Maroni e Silvio Berlusconi, scomparsi nei mesi scorsi.