Il Festival del Cinema di Roma 2023 sarà targato Anna Magnani; infatti, è stata scelta per il manifesto della diciottesima edizione, l’immagine di una delle maggiori interpreti femminili della storia del cinema e la prima italiana, ad essere considerata in tutto il mondo una grande personalità artistica. Dal 18 al 29 ottobre, infatti si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la nuova edizione di uno dei Festival cinematografici più importanti a livello mondiale, con la direzione artistica di Paola Malanga, prodotta dalla “Fondazione Cinema per Roma” presieduta da Gian Luca Farinelli, Direttore Generale Francesca Via.
L’immagine dell’attrice scomparsa cinquant’anni fa, la ritrae sorridente e circondata da fotografi nel corso della conferenza stampa del 1956 dopo la vittoria del Premio Oscar per la sua interpretazione nel film “La rosa tatuata” con Burt Lancaster di Daniel Mann tratto dall’omonimo dramma di Tennessee Williams. La Magnani, prima attrice italiana ad ottenere il prestigioso riconoscimento assegnato dall’Academy, mostra all’obiettivo un fazzoletto con una raffigurata una rosa. Con questa foto il Festival del Cinema di Roma vuole ricordare una donna forte, determinata e affascinante, indimenticabile icona della nostra cultura cinematografica nel mondo.
L’attrice romana, come abbiamo già detto fu la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards e la prima in assoluto madrelingua non inglese, conferitole per la magistrale interpretazione di Serafina Delle Rose. Per lo stesso ruolo vinse anche un BAFTA quale attrice internazionale dell’anno e il “Golden Globe” per la migliore attrice in un film drammatico. “La rosa tatuata” doveva essere inizialmente un lavoro teatrale, ma visto che l’attrice non conosceva bene l’inglese, il drammaturgo si convinse a cedere i diritti per realizzarne un film. Lo stesso Tennessee Williams affascinato da quest’attrice carismatica scrisse «ma Anna è diversa da tutte. È una creatura incredibile, metà femmina e metà maschio. La sua anima è un tutt’uno con il suo utero, materno e possessivo alla stessa stregua. Una volta che ti ha generato è pronta a fagocitarti. Di virile ha la cocciutaggine e la permalosità».
Anna Magnani è stata un’icona all’epoca, un’attrice immensa, sensibile ed intelligentissima, oggi dopo cinquant’anni dalla sua morte il suo carisma si continua a far sentire e vedere in tutte quelle perle che ci ha lasciato. Concordiamo con Federico Fellini quando disse «Anna Magnani ha incarnato la figura femminile che ha dato agli italiani un motivo d’orgoglio» e ancora oggi quest’orgoglio ha motivo di esistere».
Agostino Fraccascia