La due giorni del MEM prende le mosse da quella realtà ecclesiale denominata adorazione perpetua, che in tutto il territorio nazionale da oltre un ventennio diffonde, promuove ed attua l’ostensione del SS Sacramento nelle parrocchie, consentendone il culto giorno e notte, con l’obbiettivo di realizzare quella parola che nella preghiera del Padre Nostro, spesso con distrazione e superficialità viene biascicata con inerzia:
“sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra“. Insomma, ciò che a molti potrebbe suonare pura utopia il MEM lo pone come fondamento di vita e strada maestra da percorrere.
Vedere quei volti gioiosi sin dall’arrivo, quello stringersi di mani per fare conoscenza, quel riabbracciarsi di persone che non si incontravano da tempo, i sorrisi accoglienti delle ottime padrone di casa e la schietta affabilità di don Ernesto, responsabile nazionale del movimento, avevano già scaldato i cuori ma il meglio però doveva ancora venire :
Nel pomeriggio, prima della celebrazione eucaristica ritrovandosi per un momento di condivisione, ciascuno nel presentarsi ha raccontato con semplicità la propria esperienza, svelando l’inimmaginabile splendore di quelle vite che mentre elargivano scorci della propria quotidianità sul prima e dopo dell’incontro con Gesù Eucaristico in adorazione perpetua, e di come era cambiato per sempre il corso della loro storia, magnificavano la straordinaria bellezza dell’ opera creatrice in loro.
Guardando ad uno ad uno quei volti distesi e i loro occhi pacificati si percepiva una presenza, quella presenza della quale nei vangeli si legge la promessa “Dove due o più si riuniscono nel mio nome Io sono in mezzo a loro” e quella corrente invisibile, quella tangibile leggera brezza spirituale che si percepiva ne erano conferma.
Durante la celebrazione della Messa, lo sguardo vivace e attento del sacerdote, raggiungeva tutti e ciascuno, accorto a che nulla di quegli energetici e profondi spunti di riflessione non fosse compreso o andasse perduto per mera distrazione. Era Cristo che istruiva il suo piccolo gregge e che stava accordando quei cuori in una magnifica osmosi con il cielo, al ritmo sincrono e gioioso di chitarre, cembali, bongòs suonati tra gli altri dalle piú giovani animatrici che abbia mai visto ( due, sorelline davvero molto, molto giovani 5 e 7 anni o giù di lì) che serie e composte, con sorprendente bravura hanno dato il loro contribuito ad allietare la liturgia.
L’ adorazione comunitaria, svoltasi dopo cena, è stato quel ritrovarsi ancora, uniti in un unico afflato, per la lode corale, consapevoli di essere legati gli uni agli altri con nodi invisibili di Amore. Un cuore solo, davanti a Gesù esposto sotto le specie Eucaristiche. Momenti di cielo, proseguiti con l’ avvicendarsi di ciascuno in forma personale ora dopo ora per tutta la notte.
Edificante è ascoltare le testimonianze dei partecipanti al convegno, Antonella racconta:
“È stato un incontro di scoperta, di meraviglia, di conferme, di rinnovamento di propositi, durante il quale ci siamo sentiti abbracciati e scaldati dall’Amore vero, che ci ha fatto sentire parte di una famiglia meravigliosa”…
” tutto è stato come un’onda, che ci ha travolti senza sommergerci, dalla quale abbiamo preso forza e vigore”…
“Le parole di don Ernesto da noi condivise da sempre, hanno confortato l’anima nel profondo. Il ritiro è stato un vero dono di grazia vissuto nella gioia fraterna”, conclude.
Gli abbracci cordiali e sinceri dei convenuti hanno concluso l’evento nella certezza che nessuno ha fatto ritorno alle proprie realtà uguale a come è arrivato.
Le centinaia di chilometri da percorrere per tornare a casa non hanno per nulla scoraggiato il popolo del MEM che Sotto il potente azione dello Spirito Santo, attraverso cui il Padre che è nei cieli, in Cristo Gesù fa nuova ogni cosa, ha visto realizzarsi una promessa:
“Venite a me voi tutti affaticati e oppressi io vi ristorerò“.
Forti della Parola e dell’efficace sintesi di don Ernesto, prete impegnato in terra di Calabria, sulle necessità di missione in un mondo oramai alla rovescia, si riparte con il proposito di un pronto rivedersi .
Gaetana Di Lorenzo