I mercati globali stanno vivendo un periodo di arretramento, con le Borse asiatiche in calo, mentre i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi toccano i massimi degli ultimi 16 anni. Contestualmente, il prezzo del petrolio, dopo aver raggiunto il livello più alto degli ultimi 10 mesi, ha subito una leggera flessione. Gli investitori attendono la riunione odierna della Federal Reserve, da cui ci si aspetta che il FOMC mantenga i tassi di interesse stabili tra il 5,25% e il 5,50%. Tuttavia, permane l’idea che la Fed continuerà a mantenere una politica aggressiva, con tassi elevati per un periodo prolungato, soprattutto se l’inflazione dovesse rientrare senza compromettere la crescita economica.
Il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha ribadito la possibilità di un “atterraggio morbido” per l’economia statunitense, nonostante rischi a breve termine come gli scioperi nel settore automobilistico, la minaccia di uno shutdown del governo, il ripristino dei pagamenti sui prestiti studenteschi e il rallentamento economico della Cina. Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei Treasury sono saliti, con il titolo decennale al 4,37% e il biennale al 5,1%, segnalando preoccupazioni per un prolungato periodo di tassi elevati.
Domani si attende la decisione della Banca d’Inghilterra, che dovrebbe aumentare i tassi di un quarto di punto, portandoli al 5,50%, mentre venerdì sarà la volta della Banca del Giappone, che non dovrebbe variare la sua politica monetaria ultra-accomodante, anche se cresce l’attesa per un possibile abbandono dei tassi negativi. Anche la Banca del Canada si è mostrata pronta a rivedere la sua pausa sui rialzi, affermando che un ulteriore aumento potrebbe essere necessario per contrastare un’inflazione persistente.
Le borse asiatiche hanno registrato perdite: Tokyo ha chiuso con un calo di oltre mezzo punto percentuale e anche Hong Kong e Shanghai sono arretrate, con quest’ultima influenzata dalla decisione della banca centrale cinese di lasciare invariati i tassi di riferimento sui prestiti, (LPR). Questi tassi, già ai minimi storici, sono stati mantenuti stabili, in un contesto in cui la Cina cerca di bilanciare la ripresa economica con la stabilizzazione della propria valuta.
Anche a Wall Street i future sono deboli, in attesa della Fed e dopo l’avvertimento dell’Ocse, che ha sottolineato la necessità di mantenere alti i tassi d’interesse fino a che l’inflazione non sarà sotto controllo, nonostante il rallentamento globale. L’Ocse ha anche rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l’Eurozona e, in particolare, per la Germania, che quest’anno entrerà in recessione, (-0,2%).
Nel mercato valutario, l’euro si è mantenuto stabile intorno a 1,0680 sul dollaro, mentre lo yen ha perso terreno e lo yuan è rimasto fermo. Intanto, negli Stati Uniti proseguono le trattative per evitare lo shutdown del governo, con i legislatori che hanno circa due settimane per raggiungere un accordo su un nuovo bilancio.
Sul fronte aziendale, Instacart ha segnato un esordio positivo in Borsa, con un rialzo superiore al 40%, segno di un rinnovato interesse per le IPO. La Disney, invece, ha subito una flessione di oltre il 3% dopo l’annuncio di un raddoppio degli investimenti in parchi a tema e crociere, nonostante la debole performance dello streaming.
Infine, il CEO di Cboe Global Markets, Edward Tilly, si è dimesso improvvisamente dopo un’indagine interna che ha evidenziato violazioni delle politiche aziendali sui rapporti personali con colleghi.
F.B.