Insorge la dott.ssa Antonella Baiocchi, esperta di violenza affettiva autrice del libro “La Violenza non ha sesso” edito da Alpes Italia Editore , in merito alla pubblicità di Segugio.it (L’inflazione ti prende a schiaffi? Trova la compagnia giusta con Segugio.it), in cui una donna prende a schiaffi un Uomo: “Vergognoso come un tale messaggio discriminate e violento sia passato nell’indifferenza generale: non oso pensare cosa sarebbe successo a parti inverse».
E’ il coerente risultato di una mentalità discriminante che ancora oggi vige in Italia, in cui ci si ostina a legare la violenza al Genere, considerando a priori l’uomo Carnefice/violento/colpevole e la donna a priori Vittima/mansueta/innocente. Una stolta abitudine che alimenta il circuito della Violenza, in quanto, demonizzare il Genere uomo equivale a sparare su parti non vitali del mostro violenza (l’uomo), mentre il vero nucleo del problema è l’Analfabetismo Psicologico e Relazionale che induce Persone di qualsiasi Genere (uomo, donna e gli altri innumerevoli Generi rivendicati dalla comunità LGBTQQIA+) a gestire le divergenze con modalità dicotomiche .
Lo spot
Ostinarsi nella dicotomica lotta tra i sessi che contraddistingue ancora oggi le femministe e i maschilisti è vergognoso e indrrebbe a «discriminanti scivoloni, come quello della pubblicità di Segugio.it».
Continua la Baiocchi: «Una forma di inciviltà intollerabile che svilisce l’intelligenza e l’operato di ogni amministratore pubblico e privato impegnato nel contrasto della violenza: trovo vergognoso ancora oggi, negli ambiti delle Pari Opportunità, assistere all’ossequioso piegarsi di autorevoli personalità al politicamente corretto imposto dalla ottusa mentalità femminista che impedisce di parlare di Persone vittime e carnefici ma impone il tossico dualismo Uomo Carnefice e Donna Vittima e crea Vittime di ‘serie A’ , le donne e ‘vittime di serie B’, gli uomini e la nutrita comunità di LGBTQQIA+, per la tutela dei quali il governo italiano non spende un euro»
A questo proposito, viene citata dalla dottoressa anche l’associazione A.Pro.S.I.R. (Presidente Adamo De Amicis e Vice Presidente Mara Vena) che «ha attivato i primo centro per la rieducazione di donne maltrattanti». www.aprosir.it .
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