Il governo stanzia 5 milioni . Curcio: “Oggi nuovo peggioramento”. Duecento gli sfollati, 1.500 gli interventi dei Vigili del Fuoco. Allerta rossa in Veneto e arancione in 4 regioni. Viabilità difficile. Ecco la mappa delle strade più problematiche.
AGI – Sono proseguite per tutta la notte, in Toscana, le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal maltempo dello scorso 2 e 3 novembre. Approfittando di una tregua sia della pioggia che del vento, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno continuato a portare aiuti nelle aree maggiormente devastate dai nubifragi. Fra queste l’area al confine fra le province di Prato e Pistoia, dove si è avuto il maggior numero delle sette vittime fin qui registrate (quattro fra Prato, Montale e Montemurlo) e dove ancora si contano due dispersi.
Oggi, intanto, resteranno ancora chiuse la gran parte delle scuole che si trovano nei comuni alluvionati. Nelle prossime ore, anche alla luce dei sopralluoghi previsti negli edifici scolastici per verificare eventuali danni, sarà deciso se prolungare la chiusura anche ai primi giorni della prossima settimana. Ieri – ma andra’ avanti anche nelle prossime ore – è iniziata la conta dei danni anche nelle tante aziende che si trovano nell’area fra Prato e Pistoia e che sono state interessate da allagamenti.
Fra i settori piu’ colpiti quello della vivaistica nel pistoiese e quello dei tessuti nel pretese. Sono infine proseguiti nella notte, ma andranno avanti anche nella giornata di oggi, i lavori per il ripristino delle strade che sono state chiuse al traffico a causa di allagamenti e frane.
“I sei decessi – aveva sottolineato Eugenio Giani, intervistato dal Tg4 delle 19 – danno l’idea della estensione del territorio colpito: uno a Rosignano (Livorno), due a Lamporecchio (Pistoia) e tre a Montemurlo (Prato). Noi abbiamo chiesto lo stato di emergenza regionale per 7 province, stato di emergenza tradotto oggi in stato di emergenza nazionale dal Consiglio dei ministri. Ringrazio la vicinanza dello Stato e delle altre regioni”.
“Il Consiglio dei ministri ha deciso lo stato di emergenza” per le province in Toscana interessate dal maltempo. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio dei ministri. “Abbiamo previsto un primo stanziamento di 5 milioni di euro per garantire le misure più urgenti”, ha detto la premier.
Da ieri pioggia intensa e forte vento hanno colpito gran parte della Toscana. Centinaia gli interventi fatti dal Corpo nazionale: potenziato il dispositivo di soccorso, sono 403 i vigili del fuoco al lavoro tra le province di Firenze, Pistoia, Pisa, Livorno e Prato. In azione tre elicotteri, sommozzatori, squadre in assetto acquatico e fluviale, giunti rinforzi da Lazio, Campania, Umbria, Piemonte, Puglia, Calabria e Lombardia con 4 mezzi anfibi.
In un post pubblicato su X, il Dipartimento della Protezione Civile lancia un ulteriore bollettino meteo per il weekend. “Ancora piogge e venti forti al Sud. In arrivo nuova intensa perturbazione al Nord e su alta Toscana”.
Dal pomeriggio di domani, sabato 4 novembre, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana; inoltre, si prevedono venti da forti a burrasca sud-occidentali su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, con ulteriori rinforzi di burrasca forte o tempesta, dalla sera, sulle aree appenniniche. Previste estese mareggiate lungo le coste esposte. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di sabato 4 novembre, allerta rossa per rischio idraulico su parte di Veneto. Allerta arancione su parte gran parte del Veneto e Lombardia, su parte di Liguria, Emilia-Romagna e allerta gialla su parte di Toscana, Emilia-Romagna Veneto, Liguria e Lombardia, Sardegna, Puglia, Basilicata e sulla provincia autonoma di Trento, Campania, Calabria e Sicilia.
Le reazioni politiche
“Ancora una notte di paura e di dolore nel Centro-nord, soprattutto in Toscana, dove si piangono le vittime e si prega per i dispersi. Sono in costante contatto con il nostro capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio ed ho assicurato al presidente della Regione Eugenio Giani che il governo è pronto a dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Si resta in allerta: il fiume Arno rimane sorvegliato speciale e permane il rischio diffuso di frane”. Lo dice il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
Meloni segue la situazione. Cordoglio per le vittime
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con apprensione l’evoluzione degli eventi calamitosi che hanno colpito in particolare la Toscana ed esprime il profondo cordoglio per le vittime, suo personale e del Governo tutto. Il presidente Meloni si mantiene in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, con il presidente della Regione Eugenio Giani e con le autorità competenti.
Mattarella telefona a Giani
“Il Presidente della Repubblica mi ha appena chiamato per esprimere la sua piena solidarietà e gli auguri di buon lavoro. Gli ho manifestato la mia forte preoccupazione per una situazione davvero tragica. Grazie Presidente Mattarella per la sua vicinanza che mai è mancata!” lo scrive Eugenio Giani sul suo profilo Facebook.
Salvini, 48 mila senza energia, ripristino veloce
“Su strade, autostrade e ferrovie siamo in contatto con gli amministratori locali per il ripristino quanto più veloce e immediato delle linee di trasporto e di comunicazione interrotte”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa in corso a palazzo Chigi dopo il Cdm.
Nelle aree colpite dal maltempo, in Toscana e zone limitrofe, ha riferito Salvini “ci sono più di 48 mila utenti senza energia elettrica, ci sono 450 tecnici Enel che stanno lavorando. Al momento l’alta velocità è rallentata tra Milano e Roma per gli ovvi probemi a Firenze. Sono sospese le due linee di Rfi Bologna-Prato e Pistoia-Prato, a livello Anas sono interotti alcuni tratti della statale Cisa e della Tosco-romagnola, dell’Aurelia in Ligura, San Michele al Tagliamento in Veneto e Val Trebbia in Emilia Romagna. Sono chiusi in Lombardia per neve Stelvio, Spluga, Mortirolo e San Marco”.
Toscana, 7 vittime
I carabinieri e i vigili del fuoco hanno trovato il corpo della donna scomparsa con il marito a Vinci (Firenze). Il cadavere di Teresa Perone, 65 anni, era a circa 3 km dall’auto della coppia che è stata travolta ieri sera dall’acqua. Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo del marito, Antonino Madonia, 70 anni. Anche il suo corpo è stato trovato a circa 3 km dall’auto, tra i comuni di Lamporecchio (Pistoia) e Vinci (Firenze).
I due coniugi, che vivevano a Lamporecchio, erano al telefono con la figlia al momento in cui sono stati travolti dalla piena di un torrente sulla strada Lamporecchiana, tra i comuni di Lamporecchio e Vinci, al confine tra le province di Firenze e Pistoia. Sembra che abbia ceduto l’asfalto e l’auto si è ribalta con i coniugi sbalzati fuori.
A Prato le strade si sono allagate, con decine di auto trascinate via dal fango, l’acqua ha invaso anche il pian terreno dell’ospedale Santo Stefano. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha invitato i cittadini a restare ai piani alti delle case e non prendere l’auto.
A Montemurlo sono deceduti due anziani: uno sarebbe annegato in casa, l’altra sarebbe stata colta da un malore mentre cercava di spalare l’acqua da casa. A Rosignano, in Provincia di Livorno, l’altro decesso, sempre di un anziano, durante l’evacuazione di una Rsa. Battuti dalla pioggia diversi comuni sempre nella provincia di Prato.
Problemi anche nella zona di Pistoia e a Campi Bisenzio. In diverse località i Vigili del Fuoco hanno provveduto a evacuare le abitazioni a rischio allagamento. Mentre in Veneto un vigile del fuoco fuori servizio risulta disperso, è caduto in acqua mentre stava monitorando delle abitazioni a rischio lungo le sponde di un torrente nel bellunese.
Stamattina in decine di Comuni del Centro e Nord Italia le scuole resteranno chiuse per l’allerta meteo. “Ho dichiarato lo stato di emergenza regionale e sono già in contatto con il governo per quello nazionale. La situazione è davvero molto grave”, avverte il governatore della Toscana Eugenio Giani.
Poi specifica: “Non avevamo mai registrato così tanta pioggia in così pochi minuti. Quello che è avvenuto stanotte in Toscana ha un nome chiaro: cambiamento climatico. Dobbiamo impegnarci tutti per contrastarlo, senza rinunciare davanti al disinteresse altrui”.
Giani: “Ancora criticità. La piena dell’Arno attesa dopo le 12”
“Continuano senza sosta gli interventi lungo tutta la notte e l’assistenza alla popolazione. Risultano rotture sul Bisenzio a Santa Maria a Campi, sul Marina a Villa Montalvo, sul Fosso Reale, sull’Agna a Montale, sulla Stella a Casini di Quarrata, sul Bardena e sul torrente Iolo. Livelli in calo su Ombrone Pistoiese e Bisenzio ma la situazione è ancora molta critica”. Lo scrive sui social il presidente della Toscana Eugenio Giani.
Quanto alla situazione dell’Arno, il governatore specifica: “La piena è attesa a Firenze dopo le ore 12 con un colmo di piena a cavallo del primo livello di guardia. Al momento sta transitando il colmo di piena sulla Sieve oltre i 300mc/secondo. Sta transitando anche la piena sul Serchio a 1000mc/secondo”.
“Tutte le strutture del sistema regionale sono attive – scrive ancora il presidente della Toscana Eugenio Giani -. In questo momento migliaia di persone tra operatori, volontari, tecnici, personale dei Comuni, forze dell’ordine e Vigili del Fuoco stanno intervenendo sui numerosi fronti in Toscana”.
Nardella: “Firenze senza criticità solo alberi caduti”
“Le previsioni meteo per il weekend non sono buone, dobbiamo fare presto usando tutte le forze in campo. A Firenze non ci sono criticità, permane il codice giallo per il vento: dal punto di vista idrogeologico l’Arno è sotto controllo, non ci sono criticità da registrare né nel passaggio attraverso il capoluogo, né nel resto dell’area metropolitana. Tutti gli affluenti dell’Arno sono in calo”. Così il sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, durante una conferenza stampa.
“C’è stato – aggiunge Nardella – un intervento agli Uffizi, ci sono alcuni finestroni che non si chiudono a causa delle forti raffiche di vento. Siamo intervenuti inserendo sacchi di sabbia per tenere chiusi questi finestroni. Non ci sono criticità”. L’unica, sottolinea il sindaco, è legata al vento: “Si registrano cadute di alberi, a causa delle raffiche di vento, in via San Bartolo, viale Galileo, viale Paoli, via Bovio, piazza Bartali, lungarno Ferrucci e in viale Giannotti dove è caduto un altro albero. Non ci sono danni a cose o persone. La viabilità è sotto controllo, non ci sono particolari criticità”.
“La situazione dell’area metropolitana di Firenze è più critica. – ha aggiunto Nardella – A Campi Bisenzio la superficie interessata dall’esondazione è di più di 800 ettari, molte famiglie sono isolate e la circolazione è difficile. È bene per i cittadini evitare di uscire. La situazione della rete elettrica peggiora invece in tutta la regione con problemi per 38mila utenze e ci avviciniamo alle 10mila utenze per l’area metropolitana”.
A Firenze chiusi parchi e giardini per il forte vento
A causa delle forti raffiche di vento registrate sul territorio comunale di Firenze, di intensità non prevista anche superiore a 60 km/h, che hanno comportato numerosi danneggiamenti alle alberature, è stata emessa un’ordinanza che fino alle 6.00 di domani, 4 novembre, ordina la chiusura di parchi, giardini e aree verdi, ad accesso regolamentato, raccomandando ai cittadini di non frequentare le aree verdi liberamente accessibili; e ordina ai gestori delle attività economiche concessionari di aree presenti all’interno di giardini/parchi ed aree verdi pubbliche liberamente accessibili, di garantire le condizioni di sicurezza delle aree di loro pertinenza.
L’ordinanza vieta qualunque attività all’aperto nei giardini/parchi pubblici ed aree verdi della Città di Firenze e sospende la fermata “Cascine” della linea tramviaria T1.
Nuova allerta gialla
Condizioni di instabilità interesseranno quasi tutta la Toscana tra il pomeriggio di venerdì 3 e domenica 5 novembre. Oltre a confermare i codici arancioni emessi il 2 novembre, la Sala operativa della Protezione civile regionale precisa che nella vigilanza di domani, sabato, sarà valutato l’evolversi della situazione con eventuale innalzamento di tutti i livelli di rischio. Per la giornata di sabato, emesso codice giallo per rischio idraulico del reticolo principale che riguarderà l’area a nord ovest e un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore dalle 14 di oggi fino alla mezzanotte di sabato con la sola esclusione delle zone orientali. Un altro codice giallo per mareggiate fino tutta la giornata di domani interesserà le isole. Un codice giallo per vento, fino alla mezzanotte di sabato, riguarderà le zone dell’appennino tosco-emiliano e le aree centro meridionali.
Mobilitato l’esercito
“Su richiesta della protezione civile, le forze armate sono al lavoro per portare aiuto nelle zone colpite dal maltempo. Elicotteri, mezzi terrestri, idrovore, bus e anche i Comsubin per attività di ricerca e soccorso. Al servizio del Paese, sempre”. A renderlo noto è il ministro della Difesa, Guido Crosetto. A seguito degli eventi meteo che si stanno verificando in queste ore in Toscana, provocando gravi danni e mettendo a rischio la vita delle popolazioni coinvolte, il ministro ha disposto al Comando operativo di vertice interforze di dare la massima assistenza a tutte le prefetture che lo richiedano. Inoltre, ha disposto l’invio di uomini e mezzi della Difesa a supporto delle zone colpite per fronteggiare l’emergenza.
Su richiesta della prefettura di Pistoia, è partito il nucleo ricognizione del 183 Reggimento Paracadutisti di Pistoia alla volta del comune di Quarrata e, in risposta alla richiesta della prefettura di Pisa, è stato inviato il nucleo ricognizione del 2 Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, con adeguato equipaggiamento e mezzi, presso l’ospedale di Pontedera (Pisa) che si è allagato durante le precipitazioni. Inoltre, la Difesa provvederà al trasferimento di persone che hanno dovuto abbandonare le abitazioni, dal comune di Vaiano, dove sono attualmente ospitate, per Firenze e Prato.
Domani scuole chiuse a Prato
Resteranno chiuse anche domani le scuole di ogni ordine e grado del territorio di Prato, anche se dai primi sopralluoghi effettuati già ieri sera dalla Protezione civile e dai tecnici del Comune di Prato non sono state evidenziate particolari criticità, soprattutto in relazione alla grave situazione che sta vivendo tutta la città e la provincia: ci sono infiltrazioni da molti controsoffitti, ma il problema maggiore è rappresentato dall’allagamento delle strade e di molte zone che non permette di raggiungere gli edifici scolastici per verificare la situazione, soprattutto nella zona nord, come le primarie di Figline e di Pacciana. Al momento non è possibile stabilire quali scuole potranno riaprire lunedì.
Nella zona nord di Prato, quella maggiormente colpita da allagamenti e smottamenti, è iniziata la distribuzione di duemila pasti caldi per la popolazione che ha dovuto lasciare le proprie abitazioni allagate.
La situazione nelle altre Regioni
Crolla argine nel Novarese, timori per ponte e ferrovia
L’argine della roggia Mora – un importante canale irriguo che collega il Sesia alla Lomellina tagliando trasversalmente la provincia di Novara – ha ceduto probabilmente a causa dell’innalzamento del livello delle acque dovute alle abbondanti piogge che nelle scorse ore hanno colpito l’alto e il medio novarese. Il cedimento dell’argine, nel territorio del comune di San Pietro Mosezzo nell’area della frazione di Cesto, sta creando preoccupazioni per la tenuta della spalla di un ponte stradale, unico collegamento della frazione con la strada statale e minaccia anche il binario della linea ferroviaria Novara-Varallo.Anche una cascina della zona risulta isolata. Il tratto e’ di competenza regionale: sono infatti intervenuti i tecnici del genio. Al momento e’ stato istituito un senso unico alternato, in attesa delle verifiche tecniche.
A Genova un uomo è stato travolto dalle onde
Un uomo di 48 anni è caduto in mare, a Genova, travolto da un’onda. è stato soccorso dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Poi è stato ricoverato nell Punto di Rianimo del Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino, dove verrà sottoposto a intervento chirurgico, con coinvolgimento dei chirurghi maxillo-facciali, dei neurochirurghi e degli oculisti, per un grave trauma cranico-facciale. La prognosi è riservata. Sono invece stati dimessi con 10 giorni di prognosi sia l’uomo di 47 anni rimasto travolto da un’onda in zona Foce, mentre si trovava sugli scogli per girare alcuni video della mareggiata, sia la donna di 25 anni rimasta travolta da un’onda mentre faceva jogging sulla passeggiata di Quinto.
Forte vento in Molise, crolla la palestra di una scuola primaria
In Molise, a causa del forte vento, è crollato parte del soffitto della palestra della scuola elementare di Casacalenda, in provincia di Campobasso. Nelle prime ore di stamane la sindaca Sabrina Lallitto aveva preannunciato la decisione di chiudere tutte le scuole, considerati i disagi e i danni. Molte strade comunali, provinciali e statali sono pericolose o impercorribili, a causa della caduta di tegole dai tetti e di alberi lungo le strade.
Verrà chiuso anche il cimitero comunale. “I vigili del fuoco sono già stati avvisati delle criticità e dei danni riscontrati sino ad ora sul territorio”, fa sapere Lallitto su Fb. “La palestra della scuola elementare è completamente devastata. Con la Giunta stiamo valutando i primi danni e la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza”.
Evacuate abitazioni lungo il Piave nel Trevigiano
In Veneto viene tenuto sotto vigilanza il corso del fiume Piave, ingrossato dalle forti piogge delle ultime ore. A Ponte di Piave (Treviso), sono state evacuate a titolo precauzionale alcune abitazioni situate nella zona golenale del fiume.
Milano, aumento significativo di Lambro e Seveso
“Le forti e persistenti piogge di adesso e stanotte (non previste da Centro funzionale di Regione Lombardia) e fuori da allerta, stanno provocando un aumento significativo dei livelli di Lambro e Seveso a Milano”. Lo fa sapere l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli. “Meno male che stanotte abbiamo deciso di tenere ancora fuori le comunità del Parco Lambro e che la vasca di Milano del Seveso è pronta ad accogliere acqua se i livelli continuano a salire. Massima attenzione”.
Tra allagamenti e traffico aumentato, il maltempo sta avendo conseguenze sul servizio delle linee di trasporto pubblico in diverse zone di Milano. Atm ha modificato il servizio di alcune linee. Sulla linea del tram 5 si stanno rimuovendo rami di alberi dalla rete aerea; il tram quindi non fa servizio tra viale Lunigiana e il capolinea di Niguarda. Bus sostitutivi viaggeranno tra piazza Duca d’Aosta e viale Fulvio Testi/S. Monica. Via Vigevano è allagata, quindi il tram 9 viene sostituito con bus tra Porta Lodovica e Porta Genova. (via Vigevano allagata). Il tram 10, per la stessa ragione, è sostituito con bus tra piazza 24 Maggio e Porta Genova. Il bus 77, con via San Dionigi allagata, in direzione San Donato devia da via San Dionigi 99 a piazzale Martini. Sulle linee dei tram 4, 7, 9 e 21 la circolazione è rallentata per via del traffico legato al maltempo.
A Udine recuperati i due giovani rimasti bloccati nel rifugio
Due giovani di Trieste, un ragazzo e una ragazza entrambi di 21 anni, rimasti bloccati ieri a causa del maltempo al ricovero Resartico, nel Comune di Resiutta (Udine) sono stati recuperati, illesi, nella tarda mattinata di oggi, grazie a una tregua nella perturbazione in corso, che ha permesso al velivolo dell’elisoccorso regionale Friuli Venezia Giulia di raggiungerli. Ieri i giovani avevano telefonato al 112 riferendo che le acque del torrente Resartico si erano ingrossate e non era più possibile attraversarlo per fare ritorno a valle, dopo un’escursione programmata e iniziata prima dell’allerta meteo.
A Como piazza Cavour diventa zona rossa
Piazza Cavour allagata per l’esondazione del lago di Comoè “considerata area rossa”. Lo scrive la Polizia Locale in una nota informando che “la piazza è transennata e vige il divieto di accesso, anche per i pedoni”.
“Non avvicinatevi e agevolate il lavoro dei volontari e la movimentazione di mezzi e attrezzature -è la raccomandazione-. Camminare nelle aree allagate senza calzature idonee è pericoloso”. L’invito è a “limitare i movimenti allo stretto necessario”. Intanto è in corso da parte dei volontari della Protezione Civile la distribuzione di sacchetti di sabbia ai residenti e ai commercianti che hanno attività nella zona.
Nevica al Brennero, in Alto Adige è allerta massima
Nevica ai 1.370 metri del passo del Brennero, dove le corsie dell’autostrada sono parzialmente innevate. In alta montagna, 3.000 metri, si registrano forti nevicate (in Val Senales è caduto circa un metro di neve). La pioggia cade incessantemente da ieri. Frane e smottamenti stanno causando le prime interruzioni delle arterie stradali, e sono ormai decine gli interventi dei vigili del fuoco per scantinati allagati, caduta massi e alberi schiantati a terra, soccorso ad automobilisti. In Alto Adige resta la massima allerta con la situazione del maltempo costantemente monitorata. Sulle montagne, già a 1.200 metri, è tutto imbiancato.
Questa mattina è stata chiusa la strada statale 508 della Val Sarentino in località Ponticino per caduta sassi. Si lavora per riaprire la strada che porta all’abitato di Vila di Sopra in Val Pusteria, chiusa dopo una frana. Interrotte altre strade, la provinciale che collega Ponte Gardena con Castelrotto, la Burgusio-Slingia in Val Venosta, e la provinciale 115 di Pianlargo. Chiusura invernale per il passo Stelvio, Rombo, Manghen in Trentino e della Val di Vizze dopo il paese di Sasso.
La piena del fiume Adige a Verona ha raggiunto 1,5 metri
La piena del fiume Adige prevista intorno alle 14:00 ha raggiunto un’altezza massima di circa 1 metro e 50 cm (nella notte fra il 31 ottobre e 1 novembre è stata raggiunta l’altezza di 1 metro e 90 cm). Per questo motivo non si sono verificate le condizioni per l’apertura della Galleria Adige-Garda. Lo comunica il Comune di Verona, secondo il quale la situazione “è complessivamente sotto controllo e costantemente monitorata”.
A Chieti l’orologio della chiesa sradicato dal vento
Il maltempo che da ore sta imperversando sull’Abruzzo e soprattutto la Provincia di Chieti, non ha risparmiato l’orologio del campanile della chiesa madre del comune Cupello (Chieti), sradicato dal vento forte. L’orologio era sistemato sulla sommità della chiesa della Natività di Maria Santissima, che è luogo del Fondo Ambiente Italiano.
L’elenco provvisorio dei danni
A Carmignano l’esondazione del torrente Furba ha comportato un allagamento. A Montemurlo la fuoriuscita dagli argini del torrente Bagnolo ha provocato numerosi allagamenti. Frane importanti sono state segnalate tra San Quirico, Sassetta e sul Montalbano. A Prato sono stati chiusi tutti i ponti a causa esondazione Bisenzio in zona Santa Lucia.
È stata aperta la cassa d’espansione dell’Ombrone. Chiuso e poi riaperto dopo alcune ore il tratto dell’Autostrada A11 tra e Prato ovest e Pistoia per allagamento della carreggiata.
Tra Vernio e Vaiano un treno proveniente da Bologna si è bloccato con 150 passeggeri a bordo, sono stati evacuati e hanno trovato supporto presso il palazzo comunale di Vaiano. A Campi Bisenzio c’è stata una rottura degli argini con tracimazione del Bisenzio al ponte della Rocca da entrambi i lati.
È saltata l’elettricità in alcune zone. Pistoia, Agliana, Quarrata e Serravalle Pistoiese sono state colpite da allagamenti a causa degli affluenti dell’Ombrone. Anche a Lamporecchio, Larciano e Monsummano Terme si registrano vari allagamenti.
A Quarrata una parte del centro abitato è allagato e i soccorsi hanno provveduto a evacuare i residenti. Allagati anche dei reparti dell’ospedale di Pontedera. Per oggi la Protezione Civile ha previsto allerta rossa in Veneto e Friuli Venezia Giulia, con precipitazioni e forti raffiche di vento. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha invitato a non usare l’auto per gli spostamenti non necessari.
Viabilità e trasporti
A14, chiuso tratto Val di Sangro-Vasto Sud per vento
Attorno alle 3 sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, è stato temporaneamente chiuso il tratto tra Val di Sangro e Vasto Sud in direzione Bari a causa del forte vento. Sono intervenute le pattuglie della Polizia stradale ed il personale della Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia. Al momento si circola su una sola corsia e si registrano 2 chilometri di coda verso Bari, secondo quanto comunica Autostrade. Agli automobilisti diretti verso Bari, dopo l’uscita obbligatoria a Val di Sangro, si consiglia di percorrere la Strada Statale 16 ‘Adriaticà per poi rientrare in autostrada a Vasto Sud.