Roma è un cantiere. Le maledizioni arrivano da ogni dove. Il sindaco si fa vedere in ogni ripresina tivvù. Ma tutto questo può non bastare. Manca la visione. Non c’è il senso della grande politica urbanistica che ha caratterizzato le precedenti giunte di centrosinistra. Manca anche il bandolo della matassa di tanto caos. Giubileo, va bene. Ma quanto costa ai romani. Expo’ Mondiale, ci verrà assegnato? E quali saranno i ritorni per i cittadini.
A nessuna di queste domande ha potuto rispondere il sindaco di Roma. Pare siano sospese nell’Empireo. Solo i grandi destini del mondo sapranno dircelo. Del resto siamo a Roma, sede della Santità del mondo. Sempre Roberto Gualtieri però ha provato ad abbozzare delle risposte. L’occasione è stata la presentazione del Secondo Rapporto alla Città.
Innanzitutto la mondezza e le soluzioni che potrebbero toglierla dalle strade. “In questo momento – ha detto Gualtieri – stiamo pubblicando la gara per realizzare un moderno termovalorizzatore che metterà fine alla vergogna di una città che deve mandare a caro prezzo i propri rifiuti alle discariche e termovalorizzatori di tutta Europa. Sarà un impianto all’avanguardia e sarà il meno inquinante d’Europa e con esso Roma potrà raggiungere l’obiettivo discarica zero. Inoltre l’impianto è innovativo per la cattura della CO2 ci farà abbattere più del 90 per cento delle emissioni del ciclo di rifiuti che avevamo indicato nel nostro piano”. Si prevede entri in funzione nel 2026.
Roma è un grande cantiere a cielo aperto. Sempre Gualtieri: “è una scelta che rivendico guardando al futuro della città: per questo abbiamo deciso di non rinviare. Senza cantieri non ci sono disagi ma non c’è neanche futuro”.
Sempre il sindaco parla di immissione nel mondo del lavoro a tutti i livelli. Annuncia allora duecento tassisti in più. E poi: “assumeremo 1.580 dipendenti entro l’anno, poi 800 vigili”. … È Natale! “l’albero quest’anno a piazza del Popolo” essendo piazza Venezia occupata dai lavori della metropolitana la cui fermata nessuno avrebbe voluto lì.