AGI – “Per la prima volta il centrodestra unito e determinato può vincere e liberare Bruxelles da chi la sta occupando abusivamente per proprio interesse personale”. “Non è in discussione” la tenuta del governo di centrodestra, ma dico agli alleati che “sarebbe un errore fatale dividere il centrodestra in Europa. Una alternativa alla sinistra è possibile e doverosa”. Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, durante il discorso di chiusura del convegno a Firenze del gruppo europeo Identità e democrazia alla Fortezza da Basso in corso a Firenze.
“Mi sono riletto un passaggio dell’Antico Testamento che riguarda la sfida tra Davide e Golia e – ha aggiunto il segretario leghista – penso che sia confacente a quello che stiamo facendo oggi. In 99 casi su cento vince Golia, è gigante e armato, anche ai tempi combatteva contro Israele, ma qua ci sono costruttori di pace. Quello che mi stupisce è che a sinistra c’è qualcuno che non riesce a condannare il cancro del terrorismo e del fanatismo islamico. L’estremismo va sradicato dalle nostre scuole e dai nostri quartieri, senza se e senza ma”.
“Golia – ha spiegato ancora Salvini – cercava uno sfidante degli israeliti, oggi Golia è rappresentato dai burocrati e dai banchieri che sono i primi euroscettici perchè chi ha derubato gli ideali di una costruzione comune per avere solo una sovrastruttura bancaria è il primo nemico dell’Europa”.
Per il vicepremier “Davide era un giovane pastore, armato solo di coraggio e fede, decise di sfidare il gigante non con l’armatura proposta ma con una fionda e cinque sassi lisci, poi sapete come è finita. Ha sconfitto Golia che sembrava invincibile, oggi qua a Firenze sono convenute donne e uomini che armati di buon senso, coraggio e fede sconfiggeranno un gigante che è il primo nemico dell’Europa, i tecnocrati massoni che vogliono distruggere l’identita’ del nostro continente. Noi del Golia Soros non abbiamo paura, di chi finanzia la distruzione della nostra civiltà non abbiamo paura”.
Salvini ha poi toccato la questione giustizia: “La riforma è urgente, doverosa e necessaria. Anche i giudici devono lavorare in totale autonomia e se sbagliano devono pagare come tutti gli altri lavoratori e lavoratrici”.