Alessio Lo Passo ha sofferto della sindrome da FOMO. L’acronimo inglese di Fear Of Missing Out è la paura di essere esclusi ed è un fenomeno sociale correlato alla digitalizzazione della vita quotidiana. Essa corrisponde al timore di perdere o di non partecipare ad una esperienza piacevole e gratificante che coinvolge conoscenti, parenti o amici. Questa forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con le attività che fanno le altre persone, e dalla paura di essere esclusi da eventi, esperienze, o contesti sociali gratificanti consta di due elementi principali e caratteristici. Il primo è l’ansia relativa alla possibilità che altri possano avere delle esperienze piacevoli a cui il soggetto non partecipa. Il secondo è il desiderio di essere costantemente in contatto con gli altri tramite i social network, controllando compulsivamente i social ed eventuali notifiche.
Generalmente coinvolge giovani e adulti indistintamente, ma gli adolescenti di sesso maschile sono i soggetti più colpiti. Tale fenomeno, contrassegnato dalla paura di essere tagliato fuori, diventa patologico quando questa sensazione di disagio va ad impattare sul funzionamento quotidiano dell’individuo.
Alessio Lo Passo e la sindrome da FOMO
L’ex tronista ed ex corteggiatore di Uomini e Donne Alessio Lo Passo ne ha parlato nel suo libro intitolato Il nodo al centro. È infatti uscita da qualche settimana su Amazon l’autobiografia del personaggio tv, influencer e personal trainer nonché protagonista di una vicenda giudiziaria che, nel 2017, gli è costata il carcere. Sei anni dopo quell’esperienza, Alessio ha ripercorso quelle tappe in un’intervista rilasciata a iGossip.it.
L’ex imprenditore e influencer di origini calabresi ha scoperto di soffrire di questa dipendenza grazie alla coautrice del suo libro. “Prima di Uomini e Donne, durante, e dopo, quando l’ansia di sparire dalla tv, dai giornali di gossip e dal web mi portava dritto all’errore fatale – ha rivelato Alessio al sito di cronaca rosa – di una paparazzata organizzata a tavolino con un fotografo. Tutti sanno che sia un’usanza diffusissima, nell’ambiente del quale facevo parte, ma era l’ultima cosa alla quale io avrei dovuto pensare, vista la situazione che stavo vivendo. Inizialmente ho ritenuto che il chirurgo estetico che mi ha denunciato fosse la causa della mia tragedia, ma mi sbagliavo di grosso: se si usano certi toni e certe parole litigando con un estraneo, lui non è per nulla tenuto a sapere che sei un can che abbaia, ma non morde”.
E poi ancora: “Lui si è tutelato. Dopo di che, nulla è stato più recuperabile. Una serie di intoppi micidiali ha fatto il resto e lo ripeto: avrei preferito un Karma un poco meno arrabbiato con me. Il chirurgo non c’entrava nulla, a quel punto, e nemmeno io. Non c’entrava più niente e nessuno. E la Legge non ammette ignoranza”.
Per lui è stato un periodo davvero difficile e delicato perché aveva paura sempre più forte di sparire e di perdere visibilità: “Mi aveva assalito già durante la seconda stagione di Uomini e Donne, credo. Quella alla quasi presi parte come tronista e non più come corteggiatore. E che chiusi malissimo, deludendo tutti nel tentativo di portar fuori dal programma una ragazza a ogni costo, perché quello avrebbe significato interviste, copertine, riflettori che rimanevano accesi…qualcuno lo aveva capito, ma io l’ho capito dopo, non allora. Non mi innamoravo, forse anche perché ero già nevroticamente concentrato sul mio unico obiettivo: continuare ad apparire”.
La nuova vita di Alessio Lo Passo
Oggi è felicemente fidanzato con l’influencer e personaggio tv Federica Pacela e la sua vita è cambiata, ma ha colto l’occasione per lanciare un monito importante: “Non distribuisco più colpe a caso e non allontano da me le mie responsabilità. Ho sofferto moltissimo in questi anni e spero che la mia testimonianza non venga letta solo dai divoratori di gossip, ma da coloro che stanno come sono stato io. Da coloro che sanno e non parlano per non ricevere un danno di immagine. E chissà, magari anche da qualche genitore che toglie il telefonino a un figlio e lo vede delirare. Non devono farlo: devono portare i loro figli da uno specialista che li guidi o diventeranno solo dei nemici, le ultime persone con le quali si confideranno”.