La fine della guerra sarà condizionata dalla messa in stato di definitiva eliminazione della frazione terroristica di Hamas. Si inizia a delineare il quadro delle condizioni nelle quali lo stato di guerra in Medio Oriente potrà iniziare a recedere fino a dichiararsi concluso.
Se ne discute a chiare lettere in Israele. Ed è tutto da decifrare se si tratta di una buona notizia o no. Perché da una parte l’idea di cessare le ostilità viene finalmente posta, anche sotto il solo profilo ipotetico. Dall’altra però questo obiettivo si pone con la definitiva distruzione del nemico. E questo potrebbe avere un tempo indeterminato oltre alla certezza di causare morti tra civili e militari.
Il dato però è che il governo di Israele comincia a discuterne. Ma centrale sarà anche la dimensione che si vorrà dare alla questione di Gaza. Quale definizione dei rapporti di forza potrà riportare un’area così travagliata a condizione di convivenza pacifica tra le genti, inevitabilmente diverse.
Il dibattito nel governo israeliano si prevede inizi stasera. Viene annunciato come un dibattito approfondito. A dirlo è la radio pubblica Kan. Quindi, il forum formato dai membri del gabinetto di guerra dovrà definire innanzitutto questioni strategiche sul grado di prossimità della pre-condizione: la messa sotto silenzio di Hamas.
Il forum è stato definito come Gabinetto politico di sicurezza. Le possibilità di prendere atto della fine di Hamas saranno esaminati dalle relazioni del Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, dal ministro per le questioni strategiche Ron Dermer e da comandanti delle forze armate.