AGI – Donald Trump ha ottenuto una vittoria schiacciante nella prima competizione elettorale in vista delle presidenziali del 2024, conquistando con facilità i caucus dell’Iowa.
“Eravamo una grande nazione tre anni fa e ora siamo una nazione in declino”, ha detto illustrando ai sostenitori una litania di promesse su ciò che farà se sarà eletto per un secondo mandato, compresa la piena immunità agli agenti di polizia e la più grande deportazione di immigrati della storia degli Stati Uniti.
L’accesa battaglia per il secondo posto è durata molto più a lungo, con la sorpresa della vittoria di Ron DeSantis su Nikki Haley. Con la quasi totalità dei voti conteggiati, Trump era al 51%, DeSantis al 21,2% e Haley al 19,1%. L’ex presidente ha polverizzato il precedente record di margine di vittoria in una corsa presidenziale repubblicana in Iowa, che era di 12 punti percentuali.
DeSantis, governatore della Florida, ha condotto una campagna nel tradizionale stile dell’Iowa, visitando tutte le 99 contee, nella speranza che gli elettori locali lo premiassero come hanno fatto con altri candidati in passato.
A pagare le conseguenze di questa strategia è stata Haley, l’ex governatore della Carolina del Sud, vista come la scelta più moderata nel campo repubblicano e con maggiori possibilità di battere Joe Biden alle elezioni rispetto ai candidati più a destra. Secondo gli analisti, se il risultato di Trump fosse rimasto sotto il 50% e l’ex governatrice della Carolina del Sud si fosse imposta su DeSantis, la corsa alla conquista della nomination repubblicana sarebbe stata ancora aperta.
Ora, con larghissimo anticipo, i giochi sembrano già fatti. Lo slancio che DeSantis potrebbe avere dal risultato in Iowa potrebbe non bastare a renderlo un avversario pericoloso per Trump: dopo tutto il tempo e i fondi che la sua campagna ha riversato nell’Iowa, la sua prestazione è comunque da considerare una delusione.
Altri tre candidati sono scesi ben al di sotto di DeSantis e Haley, arrivando a percentuali a una cifra. L’uomo d’affari Vivek Ramaswamy, che guidava il gruppo degli outsider, ha deciso di abbandonare la corsa e appoggiare Trump. Per Asa Hutchinson, l’ex governatore dell’Arkansas, e il pastore Ryan Binkley restano margini risibili.
Secondo il presidente del partito repubblicano dell’Iowa Jeff Kaufmann, una prima stima di 100.000 repubblicani ha votato nei caucus lunedì, un numero significativamente inferiore rispetto all’affluenza alle urne nel 2016.
Lunedì gli elettori si erano dati appuntamento nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri comunitari e persino in un silo per il grano per dibattere sul candidato migliore, ma temperature sotto lo zero, venti pungenti e cumuli di neve, hanno scoraggiato molti. I caucus in Iowa hanno dato il via al ciclo elettorale del 2024, ma pochi dubitano che la stagione delle primarie finirà per portare una riedizione del confronto di 4 anni fa tra Trump e Biden.
Trump che non è mai ceduto la guida della corsa nel campo repubblicano, soprattutto grazie all’ardente sostegno dei suoi seguaci che si sono presentati alle manifestazioni e hanno lavorato sul campo, ignorando le questioni legali in corso e la retorica sempre più dura che l’ex presidente ha utilizzato durante la campagna elettorale, promettendo un secondo mandato incentrato sulla vendetta contro i suoi nemici politici.
Già oggi incombono minacce di violenza politica sulle elezioni, mentre funzionari e giudici si trovano ad affrontare crescenti vessazioni. L’attenzione si sposta ora sul New Hampshire, la prossima data nel calendario delle primarie repubblicane.
Biden ai suoi elettori: “Trump è il candidato da battere”
La campagna di Biden, subito dopo i primi risultati in Iowa, ha inviato un messaggio a milioni di elettori Democratici per chiedere donazioni: “Donald Trump è il candidato repubblicano ufficiale per il 2024 e noi dobbiamo fare qualsiasi cosa per sconfiggerlo”.
“Non possiamo correre il rischio – ha aggiunto – che Trump, o qualunque altro estremista Maga, sia di nuovo alla guida della nostra democrazia”.
Trump ringrazia la suocera scomparsa
Nel discorso di ringraziamento per la vittoria in Iowa, Donald Trump ha citato anche Amalija Knavs, la madre, recentemente scomparsa, della moglie Melania. “Da lassù – ha detto, indicando il cielo – Amalija sarà orgogliosa di noi. Voglio dire che sei stata una delle persone più speciali che abbia mai conosciuto”.