Nella prestigiosa sede del Centro Congressi “Casa tra Noi” – Roma, si è concluso il primo Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi nei giorni 2 e 3 febbraio germinato dal XXIV Congresso Nazionale della D.C., tenuto a metà del mese di dicembre 2023 a Roma. I Consiglieri Nazionali DC, con diritto di elettorato attivo e passivo, hanno eletto Presidente nazionale della Democrazia Cristiana il Dott. Ferdinando Celeste,
attuale Segretario politico nazionale della DC regione Calabria, che ricopre anche il ruolo di Segretario nazionale del Dipartimento Enti Locali della Democrazia Cristiana italiana.
Il partito guidato dal Segretario Nazionale della D.C. Dott. Angelo Sandri (Udine) continua pazientemente l’opera di riunificazione che progressivamente ottiene risultati straordinari, considerato che nel Paese, dopo un trentennio di attività politica effimera e voltagabbana, le forze imprenditoriali e sociali avvertono l’esigenza di rivisitare la linea di comando dell’Italia, terra di lavoratori creativi, imprenditori intelligenti, artigiani-artisti, filantropi dal cuore grande, sportivi del fare, artisti insuperati di ieri e di oggi, ferrei nemici di un “burocratismo” deteriore che tutto corrode e vanifica.
Al Consiglio Nazionale hanno preso parte autorevoli delegazioni di varie componenti politiche di chiara ispirazione democratico cristiana e che hanno stipulato con la D.C. un patto di collaborazione politica ed organizzativa.
Il “Comitato iscritti 1992/1993” che fanno capo all’Arch. Giuseppe Alessi Palermo ed al Dott. Raffaele Lisi (Lecce); la “Democrazia Cristiana che fa capo al Dott. Emilio Cugliari (Milano); la “Democrazia Cristiana- Libertas- “che fa capo al Dott. Antonio Fierro (Roma Capitale); i “Democratici Cristiani al Centro “ che fanno capo a Giovanni Paolo Deidda (Roma Capitale);i “Democratici Cristiani europei” che fanno capo all’Avv. Celestino Ciccorelli (Roma Capitale); l’associazione “Ensi Sport ed eventi sociali” che fa capo al Dott. Guido Savio (Padova); l’Associazione “Federlavoratori” che fa capo a Pasquale Romeo (Roma Capitale); il movimento “Il lavoratore italiano” che fa capo ad Alfredo Giacometti (Napoli); il movimento “Liberi e Forti” che fa capo a Gaetano Tropeano (Roma Capitale); i Repubblicani – Cattolici Liberali, che fanno capo ad Attilio Zolfanelli (Asti); il Movimento “Sovranità popolare” che fa capo a Mauro Conti (Lucca). Le altre componenti democristiane guardano con molta attenzione alla riunificazione in corso ed appare consistente l’ipotesi di una prossima attiva collaborazione sul piano politico e organizzativo.
Le associazione e movimenti politici hanno piena legittimazione e diritto di elettorato attivo e passivo ed a tal fine hanno espresso propri rappresentanti nel Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana. Il dibattito è stato centrato sul primario tema della riunificazione, il cui regista indiscusso è il Segretario del partito, Angelo Sandri. E’ stato oggettivamente chiaro a tutti l’indeclinabile esigenza di crescere in numero e idee-guida, salvo gli immancabili “distinguo” e le eterne dichiarazioni che vengono declamate in tutti gli incontri politici di qualsivoglia partito o movimento, come pure da millenni negli scritti di dotti moralisti ed esperti storiografici, amanti del “come dovrebbe essere” l’attività politica, ma paralizzati di fronte al “come è” la realtà vissuta dalle genti, dai popoli, dalle etnie. La Democrazia Cristiana delle origini è stata la sola ed unica formazione politica che ha agito realisticamente per mutare la tragedia planetaria della sofferenza e del dolore e rendere la “malattia mortale” (Soren Kierkegaard) più sopportabile. Tutti Noi esseri umani che attualmente abitiamo la Grande Madre Terra dobbiamo renderci conto che senza il Cristianesimo, il nemico di ieri e l’amico di oggi sono la stessa persona: “Amatevi gli uni con gli altri” non c’è altra possibilità, salvo l’eterno susseguirsi delle guerre, dei conflitti sociali, anche senza la polvere da sparo. Ed allora, è la “realtà” che spinge i migliori ad intraprendere la via fertile dell’unificazione e delle pratiche migliori per conquistare un unanime consenso nell’interesse generale. Così funziona l’incerto e traballante regime democratico, altrimenti c’è la immobilizzante rassegnazione o il Colpo di Stato.
Serve un programma per vivere il Cristianesimo delle origini? Quando il singolo agisce, lavora, studia, offre all’altro ciò che può, legge il programma? Quando compra ciò che le serve, prepara il pranzo, guida l’autovettura nel traffico, viene disturbato dal condomino maleducato, legge il programma? Quando parla, discute con i propri simili, racconta i disagi quotidiani, legge il programma? Quando vuole convincere il prossimo che il Cristo marciante tra le genti non ha nemici, accoglie tutti, legge il programma? Quando si sforza di capire il comportamento dei propri simili che portano sofferenza e dolore, legge il programma? Quando accarezza un bambino che piange, legge il programma?
Gesù di Nazareth predicava tra le genti un modo di essere “cristiano”, di essere persona concretamente umana, di donare, di accogliere, di non chiedere, condividere lo Spirito del Sacro, che è infinito, disperso nelle galassie, ma vicino, perché in ogni istante qualcosa nasce, qualcosa vive e qualcosa muore e si ripete per miliardi di copie. L’essere e il dovrebbe essere sono la stessa cosa per il cristiano. La storia non la scrive il singolo, anche animato dalle migliori intenzioni. Le intenzioni non hanno cambiato il Mondo, così come la ragione del singolo. E’ la ragione collettiva, le organizzazioni collettive che determinano i cambiamenti epocali. Lo Stato non è chi è al potere in questo momento. Lo Stato è la storia dello Stato, la storia di quel singolo popolo. Senza storia non c’è Stato. Un popolo senza storia non ha uno Stato. Lo Stato viene prima non dopo la società civile. Lo Stato non può non essere cristiano, perché “cristiano” significa universale. Dostoevskij “se Dio non esiste tutto è possibile”. Il Cristianesimo, il sentire biologico del Sacro, non annulla le singole religioni, le comprende tutte nell’interesse e nell’amore di tutti gli esseri umani che abitano la Terra, come pure degli assenti. L’Anima è immortale, la morte non esiste è una fantasia.
Le interviste
Va umilmente compreso che la tracotanza del potere non ha futuro. Il futuro sono i bambini ai quali va assicurata la “joie de vivre” con la misericordia, con la grazia.
E’ tornata la democrazia cristiana
finita è la notte
E’ tornata la democrazia cristiana
la libertà dell’alba
E’ tornata la democrazia cristiana
la passione ritrovata
E’ tornata la democrazia cristiana
l’orizzonte chiama i migliori
E’ tornata la democrazia cristiana
esserci con gli altri
E’ tornata la democrazia cristiana
le colombe portate dal vento
E’ tornata la democrazia cristiana
le lacrime leggeranno la grazia
E’ tornata la democrazia cristiana
il potere si piegherà alla pace
E’ tornata la democrazia cristiana
i bambini potranno volare
Di Carlo Priolo