BOLOGNA – La Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Domenico Pasquariello, ha condannato all’ergastolo Giovanni Padovani, il 28enne ex calciatore dilettante che il 23 agosto 2022 uccise, colpendola a calci, pugni, martellate e con una panchina di ferro, la 56enne Alessandra Matteuzzi, sua ex compagna. La sentenza è stata pronunciata poco fa, dopo una camera di consiglio durata due ore. I giudici hanno quindi accolto le richieste avanzate un mese fa dalla procuratrice aggiunta Lucia Russo e dalla sostituta Francesca Rago, riconoscendo anche la sussistenza delle quattro aggravanti contestate all’imputato, vale a dire stalking, premeditazione, motivi abietti e futili e legame affettivo con la vittima. In aula era presente anche il sindaco Matteo Lepore, che prima della lettura della sentenza ha abbracciato Stefania Matteuzzi, sorella di Alessandra. Le motivazioni saranno depositate nel giro di 30 giorni.
“Alessandra non c’è più, mia sorella non c’è più”. Ha pronunciato queste parole, scoppiando in un pianto liberatorio dopo la lettura della sentenza con cui la Corte d’Assise di Bologna ha condannato all’ergastolo Giovanni Padovani, la sorella di Alessandra Matteuzzi, Stefania. La donna, accompagnata dai due figli, subito dopo è stata portata fuori dall’aula dal suo avvocato Antonio Petroncini.
Oltre alla condanna all’ergastolo, Giovanni Padovani è stato condannato a risarcire, con provvisionali immediatamente esecutive, i familiari di Alessandra Matteuzzi e le altre parti civili costituite nel processo a suo carico per l’omicidio della ex compagna. Nel dettaglio, la Corte d’Assise di Bologna ha stabilito provvisionali da 100.000 euro a favore di Stefania Matteuzzi, sorella di Alessandra, e della madre della donna assassinata il 23 agosto 2022, da 10.000 euro per i due nipoti della vittima e da 5.000 euro per le restanti parti civili, tra cui il Comune di Bologna. Alle provvisionali si aggiungeranno poi dei risarcimenti, da liquidare in separata sede.