In occasione della Borsa Internazionale del turismo, nei padiglioni della Fiera di Milano conclusasi lo scorso 6 febbraio, presso lo stand della regione Veneto, davanti a prestigiosi ospiti e numerosi giornalisti, si è tenuta la conferenza stampa “ Veneto, Turismo sostenibile nei siti UNESCO : dalle Dolomiti a Verona, le offerte turistiche delle destinazioni Venete in vista dei giochi olimpici e paralimpici invernali MILANO CORTINA 2026”. Tra i vari relatori: Federico Canaer – assessore al Turismo della Regione Veneto, Giuseppe Giaccardi – Consulente di Strategia , Valentina Colleselli – Direttore DMO Dolomiti Bellunesi, Luca Caputo – Direttore Verona & Garda Foundation, Marina Montedoro – Coordinamento di UNESCO del Veneto, Stefano Campoccia – Vice Presidente Fondazione Cortina , moderatore : il giornalista Claudio Micalizio.
Il Veneto è una regione di inestimabile bellezza, con attività in pieno svolgimento che mira alla costruzione di un’offerta turistica che segua le nuove tendenze di viaggio con particolare attenzione alla sostenibilità a 360 gradi anche alla alla luce anche dei prossimi giochi olimpici. il comparto turistico veneto che, anno dopo anno, con 18 milioni di fatturato e 73 milioni di presenze, continua a essere la prima Regione italiana per turismo e quindi il motore, non solo per l’economia regionale, ma per l’Italia intera. Cortina “ La Perla delle Dolomiti” e Verona due città appartenenti alla World Heritage List Unesco e mete ambite da turisti/ visitatori di tutto il mondo. La prima è stata scelta come location ospitante di gare olimpiche di sci e snowboard e la seconda, con la storica arena, sarà la sede designata per le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi.
Tra i vari interventi significativi, quello di Federico Caner, che ha sottolineato come: «La Regione Veneto continua ad essere la prima Regione turistica del Paese. A confermarlo ancora una volta sono i dati del movimento turistico del 2023. Forte elemento di attrattività, in termini turistici, sono sicuramente i Siti UNESCO ed il Veneto è tra le regioni italiane che ne conta il maggior numero. I Cicli affrescati del XIV secolo a Padova. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo. I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Le Dolomiti. La città di Verona. L’Orto Botanico di Padova. La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto. Venezia e la sua Laguna. Ai 9 siti Unesco del territorio regionale, si affiancano anche 3 Riserve della Biosfera MAB (che tutelano la biodiversità e lo sviluppo sostenibile), una candidatura in corso di valutazione e 2 patrimoni immateriali, che valorizzano arti e mestieri identitari di una comunità: testimonianza concreta dell’infinito ventaglio di declinazioni che la bellezza della nostra Regione può assumere ».
Da evidenziare anche l’importanza all’adattamento climatico, con al centro la protezione di persone e attività, che come precisato da Giuseppe Giaccardi, rappresenta “ la risposta già alla portata dei territori, delle destinazioni e delle imprese turistiche, per affrontare in modo razionale e tempestivo l’impatto dell’emergenza climatica su domanda di viaggio e offerta di vacanza”. Valentina Colleselli e Luca Caputo hanno invece precisato l’importanza di un orientamento verso il modello di Smart Tourism Destination e dell’esigenza di un “laboratorio” di promozione turistica congiunta, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano e Cortina 2026, per la valorizzazione di esperienze e eventi attraverso il progetto regionale Veneto in Action e la sperimentazione di” prodotti nuovi e diversi che uniranno i luoghi e creeranno una rete fra Verona, il Lago di Garda e le Dolomiti Bellunesi”. Per l’occasione sono previste tre tipologie di iniziative: la costruzione di prodotti turistici integrati per i mercati extra europei Verona-Garda-Dolomiti caratterizzati da principi di sostenibilità e accessibilità; la costruzione di una campagna di promozione coordinata legata al tema olimpico, col coinvolgimento dei principali hub aeroportuali del Veneto, ed infine l’impegno di” promuovere e trasferire al territorio i valori dello sport, la conoscenza del territorio attraverso le attività sportive, sia estive che invernali, valorizzare i giovani talenti e campioni delle varie discipline sportive olimpiche anche attraverso l’organizzazione di eventi e convegni dedicati”. Di fondamentale importanza anche “l’idea di “l’idea è quella di rafforzare la capacità delle due Fondazioni del territorio interessato dall’evento olimpico di promuoversi come un unicum agli occhi di quello che sarà un potenziale di 3 miliardi di interessati e appassionati”, come ribadito da Luca Caputo.
Ci si è anche focalizzati sull’importanza delle valorizzazione del patrimonio dei 9 UNESCO con l’intervento di Marina Montedoro, che oltre ad aver parlato dell’istituzione della prima Borsa internazionale dei Siti UNESCO del 2023 – che verrà bissata a maggio 2024 , ed anche del secondo Forum sul turismo sostenibile dei siti Patrimonio dell’Umanità che si svolgerà a Castelbrando nel cuore delle Colline in collaborazione con The European House Ambrosetti , ha anche precisato che: «Occuparsi di turismo oggi non può prescindere dalla considerazione di tutti i fattori legati alla sostenibilità. I grandi eventi rappresentano per i nostri siti UNESCO una vetrina che permetterà di raccontare l’unicità del nostro territorio che racchiude un’incredibile combinazione tra arte, cultura, tradizioni e natura nei 9 siti materiali, nelle 3 riserve MAB – Delta del Po, Po Grande e Monte Grappa – ai quali si aggiungono l’Arte delle Perle di Vetro, patrimonio immateriale, e l’iscrizione del Tocatì al registro delle buone pratiche di salvaguardia, senza dimenticare i Colli Euganei in fase di valutazione»
Ha chiuso la mattinata di lavori Stefano Campoccia ha messo in evidenza il valore di” sport, giovani, tradizione e territorio” e come Fondazione Cortina sia “ uno strumento, fortemente voluto da Regione Veneto, Provincia di Belluno e Comune di Cortina, al servizio del territorio, per far sì che i grandi eventi rappresentino una leva per tutto il territorio veneto e del Cadore. Questo è vero ancora più per gli eventi sportivi che Fondazione Cortina organizza e gestisce creando sinergie con tutti gli attori locali e internazionali, e soprattutto in vista dei Giochi del 2026, che rappresentano una grande crescita per tutti”.
Per concludere è il caso di dire che intraprendere un viaggio nel Veneto significa quindi “immergersi” in quelle bellezze e meraviglie che questa regione puo’ offrire coi suoi 9 siti UNESCO passando dai Cicli affrescati del XIV secolo a Padova, alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, alle opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo, ai siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Le Dolomiti, e poi ancora: l La città di Verona, l’Orto Botanico di Padova, la città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto sino a Venezia “la Serenissima” con la sua Laguna e molto altro ancora.
di Daniela Paties Montagner, Componente del Club per l’UNESCO di Udine
immagine in evidenza: un momento della conferenza alla BIT, foto di Daniela Paties Montagner