“Vergogna, ipocriti, amici di Putin”, ha gridato la piazza dopo Massimiliano Romeo della Lega. Tantissime persone in piazza, Calenda: “Roma ha scelto da che parte stare”
ROMA – Intitolare via Gaeta, indirizzo dell’ambasciata russa a Roma, ad Alexei Navalny. La voce corre tra i cittadini e le cittadine radunati in piazza del Campidoglio per onorare la memoria del dissidente russo incarcerato da Vladimir Putin. È la proposta che alcuni lanciano in coro mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, lascia la piazza.
Ala manifestazione lanciata da Carlo Calenda hanno aderito tutte le forze politiche, destra e sinistra. Per la Lega c’era il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. Sulle responsabilità di Putin dice di “avere un sospetto ma non la certezza”, attirandosi così l’animata contestazione della piazza (sotto il video). “Vergogna, ipocriti”, gli gridano contro.
C’è il Pd, con Elly Schlein, Peppe Provenzano, Filippo Sensi e tanti altri. Tommaso Foti, Fabio Rampelli e Lucio Malan di Fdi. Pier Ferdinando Casini. Maurizio Landini e Luigi Sbarra. Maria Elena Boschi guida la delegazione di Italia Viva. Per i Cinquestelle ci sono i capigruppo Silvestri e Patuanelli, anche Paola Taverna e Virginia Raggi, assente annunciato Giuseppe Conte. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per Avs. E poi ovviamente una folta rappresentanza di Azione, con Calenda in testa.
“Siamo in tantissimi: tutti insieme per la democrazia, per la speranza. Tutti insieme per Alexei Navalny, martire della liberta’”, dice l’ex ministro.
Francesco Bellacqua