Controlli incrociati e acume investigativo, questa la ricetta per ricostruire le storie dei conducenti che cercano di evitare le multe e muoversi in città senza limitazioni di Ztl, divieti e isole pedonali.
I sistemi escogitati sono numerosi, che per ovvie ragioni non è possibile elencare, ma che oramai sono ben conosciuti agli agenti della polizia locale: molti di essi confidano sulla immunità alle notifiche e sulla convinzione della inesistenza di controlli, che invece sono ben attivi, con decine di fascicoli in esame da parte dei vigili investigatori.
Interessante un caso di un dirigente pubblico, che nel 2015 ha accumulato ben 1063 multe, con 768 passaggi nei varchi Ztl, aggiungendo altri passaggi con altri sistemi, i rilevamenti elettronici sono diventati 912, per un totale di 66.000 euro di verbali non pagati.
Nonostante la complessità dei suoi movimenti e delle sue residenze, tra cui quella della sua giovane nuova moglie, i vigili sono riusciti, grazie anche ad appostamenti, a risalire all’uomo, convocandolo la settimana scorsa presso il comando generale.
Negli uffici, sicuro dei suoi “sistemi”, il 66enne, ignaro che gli agenti fossero a completa conoscenza della sua storia e dei suoi movimenti, ha negato le evidenze con un atteggiamento di sfida e spavalderia ma, messo alle strette e cadendo in contraddizione sulle evidenze raccolte, ha alla fine ammesso tutto.