«Ho sempre pensato che lo spazio
è una realtà interna alla nostra coscienza,
e mi sono proposto di definirlo», Giuseppe Capogrossi.
Si e’ inaugurata lo scorso 29 settembre 2012 a Venezia – Ca’ Venier dei Leoni, presso la Fondazione Peggy Guggenheim Collection, l’importante mostra antologica dal titolo : ”CAPOGROSSI – Una retrospettiva – A retrospective”, dedicata ad uno dei maggiori esponenti dell’élite artistica dell’Italia postbellica. Una retrospettiva che partendo dall’analisi del segno, traccia la complessa evoluzione pittorica di Giuseppe Capogrossi – discendente da un’antica e nobile famiglia romana, quella dei conti Capogrossi Guarna, che con Lucio Fontana,Raffaele Frumenti, Alberto Burri ed Emilio Scanavino, fu una figura di notevole rilievo nel panorama dell’informale italiano.
La Mostra a cura di Luca Massimo Barbero col sostegno della Regione del Veneto e di Intrapresae Collezione Guggenheim, e’ stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
In mostra ben 75 opere tra dipinti e lavori su carta, a partire dai suoi capolavori figurativi degli anni ’30 , come :I canottieri ,Il temporale , La piena sul Tevere e L’Annunciazione. Esposte anche alcune e rarissime prove pittoriche, in visione per la prima volta a Venezia; nelle quali prevalgono simboli che contraddistinguono l’opera di Capogrossi quali : segni a forchetta, lettere, numeri. Si tratta di capolavori come : gli Studi per finestre, del 1948-’49, il dipinto Le due chitarre del 1948, proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma opera chiave della transizione tra figura e nuova astrazione sino ad arrivare ad opere di grandi formati degli anni ’60, quali Superficie 399 e Superficie 449 per terminare con il monumentale ovale di 3 metri, Superficie 385, concepito per la turbonave Leonardo Da Vinci.
Le opere esposte alla Fondazione Guggeheim di Venezia provengono sia da collezioni private che da musei molto famosi, tra cui . il Centre Georges Pompidou di Parigi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Mart di Rovereto, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, ed il Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
A disposizione del pubblico anche uno studio monografico a cura di Luca Massimo Barbero in doppia edizione italiana ed inglese , edito da Marsilio.
La mostra “ CAPOGROSSI, Una retrospettiva” sarà aperta al pubblico sino al 10 FEBBRAIO 2013.
Per maggiori info :www.guggenheim-venice.it/peggyg.mobi
Daniela Paties Montagner