La liberazione dei detenuti presi in custodia da Israele ha sorpreso anche gli osservatori più attenti. Israele ha giustificato la messa fuori dal carcere dal Ramadam. Quindi una mossa di distensione verso il nemico militare.
Altre voci danno le carceri israeliane in sovrabbondanza di detenuti e sovrabbondanti di un numero di carcerati oramai incontenibile.
Sono cinquanta i detenuti della costituenda entità della Palestina che sono stati prosciolti dallo stato di detenzione. Non si conoscono però i loro capi di imputazione, quindi il livello di pericolosità secondo i canoni dello stato israeliano. Sono stati liberati la scorsa notte. Erano stati arrestati dopo il 7 ottobre. Secondo le agenzie è la sicurezza interna a dirlo, più precisamente c’è un comunicato dello Shin bet. Anche secondo questa versione la decisione pare sia giunta grazie alla presa d’atto del sovraffollamento nelle carceri.
Sul Twitter (X) che pare la fonte più accreditata in questi casi ha scritto il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Secondo la sua versione le scarcerazioni sono cagionate dalla ricerca di distensione verso il mondo islamico prossimamente disposto verso il Ramadam.