Scrittore, musicista, cantautore, performer, youtuber e videomaker: la sua inesauribile energia lo porta a spaziare in diverse discipline artistiche. Con un sesto romanzo all’attivo, intitolato “Tu”, e collaborazioni con importanti artisti come Elio e Max Gazzè, Alan Magnetti è una forza inarrestabile.
In questa intervista ci svela la sua poliedrica personalità, le sue fonti di ispirazione e il suo ultimo libro. “TU” non è un semplice romanzo, ma un’esperienza immersiva che invita il lettore a un viaggio introspettivo profondo. Scopriamolo insieme.
Ciao Alan.Il tuo ultimo romanzo parla di te, di me, di tutti noi, alla ricerca della nostra vera identità. Qual è stata la scintilla che ha acceso la voglia di raccontarci questa storia?
Questa storia, come ogni romanzo che scrivo, è una scintilla che si è accesa da sola e, col tempo, è diventata un fuoco dove potevo riscaldarmi. Perché una storia è così, per chi la legge e per chi la scrive. Una storia è un fuoco che accende la tua immaginazione.
Il titolo “TU” e l’uso della seconda persona nello stile del libro è molto interessante, crea un’empatia immediata con il lettore. Perché hai scelto di coinvolgerci in questo modo processo?
L’idea di scrivere un romanzo in seconda persona era nel mio cassetto da tanto tempo. Quando ho iniziato a scrivere questo libro era l’unica certezza che avevo. Il perché tu diventi protagonista è un segreto che inizia a svelarsi in questo romanzo e che ritroverai anche nei due volumi successivi della trilogia. È come le dediche che scrivo a chi viene ai firma copie, non sono dediche generiche. Quando ti faccio una dedica scrivo qualcosa che ti racconta. Sono empatico da sempre e questa volta ho lasciato che questo mio modo di sentire gli altri si trasformasse in una storia.
Oblio e identità: due temi centrali nel tuo romanzo…
L’identità, insieme alla realtà, è la più grande illusione che crediamo di vivere. A volte l’oblio è necessario per ritrovare la verità smarrita, quella che riguarda le nostre vite.
Sappiamo che suoni diversi strumenti e che sei anche songwriter. In che modo la musica influenza la tua scrittura e viceversa?
La musica è l’anima delle mie storie. Ascolto sempre musica mentre scrivo. Ogni espressione artistica in cui mi sono cimentato ha sempre nutrito le altre. Alla fine faccio la stessa cosa, ma con linguaggi diversi, che sia un romanzo, uno stop motion, una canzone…. in realtà sono sempre alla ricerca di mondi nuovi da costruire con l’immaginazione.
Nel tuo romanzo, ci immergiamo nelle vite di personaggi diametralmente opposti. Cinque anime, cinque mondi: un detective, un guardiano del faro, un’anziana pittrice, un neonato e una ragazza immagine. Come hai dato vita a queste anime così diverse?
Sono arrivate da sole, tutte e cinque. Non sono mai consapevole di ciò che scrivo, lo scopro solo dopo in fase di revisione. Mi è capitato di scrivere dei capitoli in uno stato di dormiveglia, in quel momento in cui sei in bilico tra il sonno e la veglia. Mi capita spesso quando scrivo e in quel momento li vedo, non solo i personaggi, ma anche i luoghi che abitano, le loro dimensioni.
C’è un personaggio che ti è stato più difficile da costruire?
È stato un romanzo difficile da scrivere per l’uso della seconda persona, difficile a livello emozionale. Era come se si scrivesse da solo e mi buttava dentro, dentro ogni personaggio, perché la narrazione rimane al tu anche quando entri dentro di loro, nei cinque personaggi. In generale i miei personaggi non si costruiscono, ma diventano, prendono forma da soli. Però a livello emotivo c’è stato un personaggio che mi è costato molto, non dirò quale. È un personaggio secondario nella storia di questa trilogia.
E’ il tuo sesto romanzo, e vanta la nota di copertina scritta da Elio, figura iconica della musica italiana. Nel trailer del romanzo, Elio si diverte con il tuo cognome (Magnetti) definendoti “magnettico”. È’ così? Ti senti magnetico in qualche modo? Hai la capacità di attirare le persone?
Sì, è vero. Lo sono con le parole, anche sul palco. Mi piace leggere gli altri e regalargli ciò che vedo. Mi basta una foto per sentire l’anima di una persona.
C’è una frase del romanzo che ti piacerebbe che i lettori ricordassero?
Ogni lettore entra nel libro come protagonista, quindi ognuno troverà la sua frase.
“TU” è il primo di una trilogia. Puoi darci qualche anticipazione sui prossimi libri?
Ogni libro è un passo verso la verità, una verità che ti svelerà il motivo per cui tu sei dentro la storia.
L’ultima domanda, la più importante: quale “brivido” vorresti che i lettori si portassero dentro? Un segno indelebile che li cambi, anche solo un po’, nel profondo?
Spero che i lettori si lascino vivere da questa storia e che capiscano davvero perché sono diventati protagonisti. È una storia con colpi di scena e momenti emotivi intensi. Questo romanzo è come la vita, esiste solo se ti lasci andare.
Grazie Alan per averci dedicato il tuo tempo e per averci offerto uno spaccato del tuo universo creativo. Un grande augurio per il successo del tuo nuovo libro…non ci resta che leggerlo e immergerci nella tua storia!
© Paola Valori
Paola Valori si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Specializzatasi a pieni voti in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, affianca all’attività di artista quella di gallerista e curatrice, con un vivo interesse per l’organizzazione di iniziative culturali, artistiche e musicali. Promotrice di eventi dedicati alle nuove tendenze e ai linguaggi dell’arte contemporanea, ha ideato il progetto MICRO centro di sperimentazione aperto all’arte e alla ricerca. Dal 2016 è presidente dell’Associazione Michele Valori.