Un’Aquila ferita ma tenace sorge dalle sue ceneri e conquista il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. Un riconoscimento unanime da parte della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, che ha premiato la straordinaria forza di una comunità fiera e resiliente che ha saputo rialzarsi dopo il terremoto del 2009.
Il progetto vincitore, “Città Multiverso“, è più di una promessa: è l’essenza stessa dell’Aquila. Una città dalle mille sfaccettature, capace di coniugare storia e innovazione, tradizione e multiculturalità.
L’Aquila vanta una tradizione artistica che affonda le sue radici nel Medioevo. La città è ricca di chiese, palazzi e monumenti che testimoniano la sua storia e la sua cultura. Il terremoto del 2009 ha rappresentato una grave perdita, ma L’Aquila ha saputo guardare avanti. Oggi, la città offre un programma ricco di eventi che spazia dalla musica al teatro, dalla scienza all’arte contemporanea. Un fermento che testimonia la vitalità e la voglia di futuro.
ll MAXXI L’Aquila, inaugurato nel 2021, rappresenta un simbolo di questa rinascita. Il museo, ospitato nel Palazzo Ardinghelli, un edificio storico del XVI secolo, offre una collezione permanente di arte contemporanea italiana e internazionale, oltre a mostre temporanee, eventi e attività didattiche. Il MAXXI ha contribuito a dare nuova energia alla città, attirando visitatori da tutto il mondo e ponendosi come punto di riferimento per la cultura contemporanea.
Cosa significa “Città Multiverso”? Non è solo un titolo, ma un mosaico di connessioni che abbraccia arte e scienza, storia e futuro. Cinque dimensioni si intrecciano : multiculturalità, multidisciplinarietà, multitemporalità, multiriproducibilità e multinaturalità. Un dialogo senza confini arricchisce la città, mentre la contaminazione tra discipline genera nuove forme di espressione e creatività. Un viaggio a ritroso valorizza il patrimonio storico e archeologico, mentre la diffusione capillare di eventi coinvolge attivamente l’intera comunità. Un legame profondo con la natura si traduce in una progettazione urbana sostenibile e nel rispetto dell’ambiente.
Il titolo di Capitale della Cultura 2026 non è solo un riconoscimento per una città che ha sofferto, ma anche un’occasione per l’intera Italia di riscoprirne la bellezza. Un’ Aquila che spicca il volo, pronta a conquistare il palcoscenico nazionale e internazionale, dimostrando la sua forza e il suo potenziale. La città si prepara dunque a indossare la corona, proiettandosi verso un’alba di rinascita e splendore, che risuona forte e chiaro nel cuore d’Italia.
©Paola Valori