I numeri della crisi del commercio locale sono impietosi, lo vediamo passeggiando per i quartieri delle grandi città, spesso anche in centro.
I borghi poi, senza una rivalutazione dell’artigianato locale stanno per scomparire. Difficile trovare un bar figuriamoci un’attività commerciale. Il percorso verso la desertificazione commerciale porta all’ annullamento delle relazioni sociali. Stucchevole ribadire come il commercio on-line , abbia definitivamente ucciso il rapporto di vicinato, al massimo si riconosce il corriere.
Se la politica non torna a dare fiato e sostegno ai cosiddetti bottegai, è inutile qualsiasi progetto urbanistico di rigenerazione urbana, dove ai fondi stanziati non ci sarà un ritorno sociale, ne economico in quanto il deserto commerciale avrà preso il sopravvento.
La concezione di distretto di prossimità potrebbe essere quella sfida che oggi proprio la politica di prossimità dovrebbe abbracciare, evitando quartieri ghetto e borghi fantasma.
Il PNRR dovrebbe finalizzare la propria missione proprio al recupero della vivibilità del territorio più che ai grandi progetti. Il Covid non ci ha aiutato, certo, ma la vera sfida della ripartenza sarà l’economia circolare di prossimità.
Servono incentivi all’ apertura di attività che valorizzino il prodotto del territorio.
A seguire piazze e borghi ritroveranno quella vitalità necessaria per un ritrovato vivere sociale.
Massimiliano Pirandola