“Messico e Made in Italy, la faccia felice di Zurino”. Giocando con il testo di una vecchia canzone del grande Sergio Caputo si potrebbe descrivere così l’ultima scommessa vinta di un instancabile alfiere del Made in Italy come Lorenzo Zurino che con l’azienda The One Company da lui fondata, ha pensato di portare cibo italiano di qualità in Messico dopo aver perfezionato l’acquisizione del ramo di azienda della Pieffe&Partners Messico, con la quale ha iniziato un percorso di avvicinamento fin dal Marzo 2023.
Dopo 5 mesi di attività Zurino, che oggi è uno dei principali esportatori di food Made in Italy presenti in Italia, ha raggiunto il mezzo milione di euro di esportazioni di cibo italiano in Messico e nel suo ultimo viaggio a Guadalajara ha concordato l’ampliamento della società anche a Puerto Vallarta, rinomato centro turistico sulla cosa pacifica, nello stato di Jalisco.
Un’attività per certi aspetti pionieristica quella di Zurino che, oltre ad operare con successo nei mercati europei, in Israele ma soprattutto negli USA è da sempre convinto della necessità di scoprire mercati emergenti per il Made in Italy, andando oltre quelli tradizionalmente maturi.
Il Messico è uno di questi, forte di una comunità di circa 13.000 italiani attualmente residenti, fatta anche da numerosi emigrati dopo la Seconda guerra mondiale, che lavorano per ditte italiane o in proprio in svariate attività (dal turismo, al commercio, alla ristorazione).
Ma a proposito di scommesse vinte, quelle del vulcanico Zurino non si limitano al Messico perché con la sua Efebo Sicily, si è messo in testa di creare il primo brand di sigari fatti con tabacco pregiato coltivato in Sicilia e, dopo essere entrato in più di 1000 tabaccherie italiane, da poche settimane i primi 2600 sigari Efebo sono presenti anche a Miami e Chicago dopo aver conquistato New York e Washington.
Tra food e sigari, Zurino non perde di vista la sua attività di Presidente del Forum Italiano dell’Export, il primo Think Tank sul Commercio Estero Italiano da lui fondato e che oggi conta più di 2067 aziende iscritte.
Il 7 e 8 marzo il Forum ha portato Banchieri, Professionisti, Imprenditori, Magistrati, ed Istituzioni in una dei luoghi più Glamour d’Italia nella suggestiva sala congressi dello SkyWay di Courmayer a 2000 metri di altezza, per un evento dal titolo: “Banche & Finanza per l’Export ad Alta Quota”, nato per sottolineare la necessità fondamentale che sia la Finanza che le Banche siano attente a supportare il Made in Italy.
Tanti e prestigiosi i nomi presenti, come da tradizione per gli eventi del Forum Italiano dell’Export: dal Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine del Commercialisti De Nuccio, al Presidente di Banca Valdostana Distilli, al proprietario di Cachemire Piacenza Vasily Piacenza, alla Proprietaria di Acciaierie Danieli, Anna Mareschi Danieli, al titolare di Fratelli Cosulich Spa, Augusto Cosulich, ma anche le Istituzioni come la VicePresidente della Commissione Attività Produttive Ilaria Cavo, al Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, al Consigliere del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria Graziano, al Presidente del Credito Sportivo Beniamino Quintieri, al CFO del Fondo Italiano di Investimento Rosanna Volpe.
“Se puoi sognarlo puoi farlo” è una delle frasi che più piacciono a Zurino che qualcuno vede come prossimo Ministro del Commercio con l’Estero, dicastero di cui il Forum Italiano dell’Export chiede da sempre la reintroduzione per dare un chiaro punto di riferimento ad un settore strategico per l’economia italiana e che vale oltre un terzo del PIL italiano. Sarà la prossima scommessa vinta?