L’eclisse sarà visibile dal Messico al Canada alle ore 19 ore italiana. Si tratta di un’eclissi di Sole. Ad occhi nudi si potrà vedere una circonferenza nera dai cui bordi fuoriescono i raggi di luce. Si trova nell’orbita di Mercurio che occlude la vista della stella ma non può escludere l’irradiazione in sua buona parte.
L’evento sarà apprezzabile dal nostro paese attraverso l’Istituto Nazionale di Astrofisica che, grazie a Facebook e Youtube darà le immagini trasmesse attraverso la captazione del fenomeno coi telescopi. E anche l’Ansa parla di “spettacolo imperdibile”, come se l’evento non fosse del tutto sotto controllo. Ma a ben guardare si accentua l’enfasi dello stato unico del Sole acciecato proprio perché è tutto sotto controllo. C’è in questo un ritorno a una primordialità necessaria che l’età della tecnica non può avere totalmente cancellato.
L’espediente di prevedere l’eclisse fu utilizzato nella Storia diverse volte per accreditarsi stima di qualità taumaturgiche del popolo. Da Aristarco di Samo a Talete fino ad arrivare Cristoforo Colombo con gli indigeni nelle nuove terre, riuscire a prevedere questo evento portentoso significava controllare i grandi eventi della natura.
L’evento di lunedì 8 aprile non deve mancare all’appuntamento perché il prossimo ci sarà il 2 agosto 2027. Sempre restando in tema del fluttuare delle cose di natura, potremmo non esserci. E poi un’eclissi così lunga in America c’era stata solo nel 1806. Nessuno ce la può raccontare. (Altra connessione con l’indefinibilità della vita). In Nord America invece ci fu il 26 febbraio 1979.
L’eclissi di oggi sarà uno spettacolo imperdibile, in primo luogo perché per ammirare un evento simile.
Con occhio allo spettacolo il fenomeno di oggi consisterà nella maggiore grandezza della parte più esterna che sarà visibile in una grandezza cinque volte maggiore del diametro del Sole.
Sotto il profilo delle rilevanze scientifiche però si parla di banco di prova sulle teorie relativa all’atmosfera in relazione al Sole.