Il ministro dell’Interno: “Per gli italiani aumentano i rischi di danni collaterali in Libano e Mar Rosso”
ROMA – Soltanto la “poderosa difesa aerea” di Israele, costata per poche ore circa un miliardo di dollari, ha impedito “danni sostanziali”: lo ha riferito il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un’audizione al Senato ieri sera, dopo il lancio di missili e droni da parte dell’Iran. Le comunicazioni sono state rese di fronte alle Commissioni esteri e difesa riunite in Sala convegni. “Faccio notare che solo la poderosa difesa aerea di Israele ha impedito danni sostanziali” ha sottolineato Crosetto. “Questa difesa di Israele è costata un miliardo di dollari circa solo per qualche ora; questo per avere un quadro dei costi di sicurezza”.
CROSETTO: PER ITALIANI AUMENTANO RISCHI IN LIBANO E MAR ROSSO
“Per i militari italiani aumentano i rischi di danni collaterali sia in Libano che nel mar Rosso“: ha detto il ministro. Al centro del suo intervento le ripercussioni dello scontro tra Israele e Iran, dopo il bombardamento di Tel Aviv del primo aprile sul consolato nella capitale siriana Damasco e a due giorni dal lancio di droni e missili da parte di Teheran. “Per i militari italiani, anche se non sono obiettivi deliberati, aumentano i rischi di danni collaterali sia in Libano che nel mar Rosso” ha detto Crosetto. Il ministro si è soffermato sulle responsabilità di Unifil, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite nel sud del Libano alla quale partecipano militari italiani. “Resta il rischio di un loro coinvolgimento” ha detto Crosetto: “Le rassicurazioni giunte dall’Iran non ci esimono dal tenere alta l’attenzione“.