Il Premio Segni di Pace è stato consegnato al giornalista Simone Di Matteo nel Piccolo Teatro degli Instabili ad Assisi. Durante la cerimonia sono stati premiati oltre all’Irriverente scrittore e opinionista originario di Latina anche novanta costruttori di pace, distintisi per l’impegno nella promozione di una cultura pacifista. In un periodo storico davvero drammatico e terribile per via dei numerosi conflitti in atto in diverse zone del mondo, dalla guerra della Russia contro l’Ucraina alla tragica e abominevole situazione nella Striscia di Gaza, questa onorificenza porta all’attenzione di tutti il valore supremo, fondamentale e insostituibile della Pace.
Premio Segni di Pace a Simone Di Matteo: le motivazioni
Segni di Pace è un’iniziativa dedicata alla promozione di una cultura di pace, sostenuta dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e con soggetto promotore la Cattedra della Pace, istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace.
Il Premio Segni di Pace è un’onorificenza conferita a personalità della cultura che operano con i propri mezzi per ricostruire una società pacifica. Si tratta di religiosi, insegnanti, letterati, poeti e scrittori, avvocati, imprenditori e figure rappresentative del terzo settore impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, nel volontariato sociale, nonché nella cooperazione internazionale.
Il Diploma è stato conferito al giornalista, scrittore e personaggio tv Simone Di Matteo con la seguente motivazione: “Giornalista e opinionista televisivo, la penna di questo autore è una potente e delicata arma, capace di trasmettere il profondo sentimento di giustizia ed etica anche attraverso le sue irriverenti riflessioni, illuminando le menti e toccando le coscienze dei lettori con la sua eloquenza, a volte anche inesorabile”.
Premio Segni di Pace a Simone Di Matteo: le dichiarazioni dell’Irriverente
L’ex concorrente di Pechino Express, in coppia con l’amica Tina Cipollari, e autore dell’originale e accattivante rubrica L’Irriverente ha rilasciato la seguente dichiarazione alla stampa: “Accolgo questo Premio con immensa gratitudine, conscio di vivere in un Paese dove c’è ancora molto da fare. Specialmente in tema di diritti. Con le parole di frequente ci lotto, ma le mie battaglie non sono, non sono state, e non saranno certamente, nemmeno in futuro, degli scontri violenti. La violenza, Isaac Asimov insegna, è e resta l’ultimo, se non l’unico, rifugio degli incapaci. E nonostante sia un’utopia credere di poter cambiare il mondo da un giorno all’altro, il solo pensare di poterlo fare per me è già un gran bel passo in avanti. Accolgo questo premio felice di condividerlo con un amico, il poeta e filosofo Bartolomeo Theo Di Giovanni, tra i più tradotti poeti del panorama italiano”.
“Questo riconoscimento è un’importante testimonianza del nostro impegno costante nella promozione della pace e della dignità umana – ha dichiarato il Dr. Renato Ongania, direttore e coordinatore della Cattedra di Pace – La nostra associazione sarà in grado di nominare persone e associazioni meritevoli per il prestigioso Premio Nobel per la Pace, contribuendo così a dare visibilità a coloro che hanno lavorato instancabilmente per un mondo migliore”.