IL ministro Sangiulliano ci vuole bene. Considerando il nostro timore e tremore per i conflitti in atto e guardando anche ai tristissimi aggiornamenti di cronaca voglia fornirci un supporto comico per alleviare il nostro animo. E allora lui stesso si fa interprete nelle gag dove si cimenta a improbabile storico, filologo, maestro. Tutto carezzevole se non fosse anche ministro!
Succede così che questo ministro con il dicastero della cultura parlando ai giovani e tessendo le res gestae di Cristoforo Colombo ne esalti la sua determinazione e chiarezza nell’obiettivo. “Cristoforo Colombo voleva raggiungere le Indie e così dimostra la circonferenza della Terra” – ha detto e fin qui tutto bene ma poi cade nella solita gag involontaria – “Voleva dimostrare la teoria di Galileo Galilei!”
L’impresa di Cristoforo Colombo, tutti sanno, è del 1492. Galileo Galilei, tutti sanno altrettanto, che visse tra sedicesimo e diciassettesimo secolo. Ai suoi tempi almeno la sfericità del globo terrestre era data per assodata nella coscienza comune. È Sangiuliano che ha degli scompensi temporali nella percezione coscienziale del corso della Storia.
Forse se fosse detto da un comico professionista non farebbe ridere perché nell’ascoltarlo tutti si aspettano lo strafalcione o il grande errore che tradisce una grande impreparazione. Detto da un ministro vero, in carne e ossa, crea quell’effetto esilarante a cui però lo stesso ministro comincia ad abituarci.
Sono diverse ad essere inanellate dall’ex direttore del Tg2. Quelli bravi in questo mestiere cominciano a costruire una casistica per creare un repertorio aneddotico tale da divertire sempre. Oramai i livelli di Toninelli sono stati superati.
Ma noi tutti dobbiamo ringraziare questi ministri dilettanti nel mestiere della comicità perché ci rallegrano la vita e creano a noi cronisti una variante al solco di notizie ritualmente tragiche che siamo costretti a dare. E forniscono anche una nuova soluzione al famoso motto “se ce l’ha fatta uno come lui posso farcela anche io”. La riposta è: “non riuscirei mai a vestire dei panni così buffi per ricoprire questo ruolo, quindi è per questo che non ce la farò mai!” Lunga vita ai ministri comici!