Se siete amanti di quel Rock melodico all’italiana che ricorda tanto i Lacuna Coil, allora non potete perdervi i Tothem, una band storica e internazionale con base a Roma, composta da Ramona Veneri (voce), Mark Cyril (chitarra e cori), Marco Minno (tastiere e cori), Leonardo Ricci (basso) e Marco Lio (batteria).
La band ha prodotto due Ep (“Tothem”, del 2003, e “Osaka Bed&Breakfast”, del 2010) e tre album (“Beyond the Sea”, 2013; “Gemini”, 2016; “Rise”, 2020).
Hanno partecipato a numerose manifestazioni: tra queste, la 34° edizione di Sanremo Rock dove la band si
è classificata al primo posto nella prima edizione del contest Sanremo Live in the City.
Tra le tante soddisfazioni che questo gruppo si è portato a casa ci sono, inoltre, la finale di Una Voce per San Marino Eurovision Song Contest, la finale del Tour Music Fest e la vittoria della sedicesima edizione del Roma Music Festival.
Negli ultimi anni si sono esibiti in tour sia in Italia che all’estero, in Inghilterra, Germania, Olanda e Romania. Nel nostro Paese, sono stati opening act del tour italiano di Paul Di Anno, ex cantante degli Iron Maiden e di Zucchero Fornaciari all’RCF Arena di Reggio Emilia in occasione del suo tour.
Ma andiamo ad approfondire la loro conoscenza attraverso l’intervista che i Tothem hanno gentilmente concesso a noi di Paese Roma.
Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per la vostra disponibilità. Partiamo dalle basi: perché “Tothem”? Da cosa nasce il nome?
Ciao, grazie a voi. Tothem Ha un duplice significato. La simbologia del Totem unito al gioco di parole “To Them”. La nostra musica è dedicata “a loro” ai nostri fans.
Voi siete una band Rock melodica che ha base a Roma ma che suona anche all’estero. Che riscontri avete in ambito internazionale e Nazionale? Dove trovate un pubblico più in linea con il vostro sound?
Il nostro modo di esprimerci è cambiato negli anni. Quando eravamo una band con sonorità più “decise” veniva da sé concentrarci oltre confine. Oggi, anche con l’ingresso di Ramona, abbiamo scelto di concentrarci sul cantato in italiano. Pensiamo che esprimerci nella nostra lingua sia qualcosa di inedito in un panorama molto affollato ed è bello poter fare parte di una nicchia di band come la nostra che segue questo tipo di percorso. Il riscontro è sempre stato molto positivo e ne siamo davvero fieri. “Risuona” è da pochi giorni in radio ma nonostante sia una canzone poco radio friendly sta ottenendo numeri davvero importanti.
Il 7 giugno è uscito, appunto, il vostro ultimo singolo “Risuona” un brano che esorta ad ascoltarci, a cercare di non cadere nelle dinamiche in cui la vita a volte ci intrappola, in quelle situazioni in cui, per routine, per status o per policy, ci ritroviamo pur non sentendoci pienamente noi stessi. In quanto artisti nel panorama musicale, vi sentite un po’ vittime di un sistema basato sulla società dei record?
Sicuramente lo stile di vita in generale è cambiato e sta cambiando, si aspira sempre di più all’apparenza anziché alla qualità e al vivere le cose con passionalità. Questo modus operandi si ripercuote anche nella musica dove c’è una tendenza generale verso la quantità piuttosto che la qualità, verso i numeri piuttosto che le formule! Quindi la risposta è sì, ci sentiamo un po’ vittime, ma non vogliamo piangerci addosso, anzi è nostro dovere scrivere canzoni che possano valere più dei numeri.
Descrivete “Risuona” come un brano che è parte di una sperimentazione musicale. Quali sono i generi e gli artisti a cui attualmente vi ispirate maggiormente?
Abbiamo tutti un background personale, veniamo da generi diversi ma riusciamo a convogliare noi stessi in un’ unica realtà. Ramona viene dalla musica classica, è una cantante lirica. Gli altri hanno come genere principale il Rock ma contaminato da sottogeneri diversi. Abbiamo nel cuore tutta la musica che va dagli anni 60 ai 2000 (impossibile fare solo un breve elenco) ma restiamo molto attenti anche alle cose che son più in voga oggi. C’è sempre da imparare, anche quando non rientra nei nostri gusti.
Il videoclip l’avete girato presso l’Aeroclub di L’Aquila. Come mai questa scelta?
Abbiamo cercato questa location perché in sé c’è la metafora del messaggio. Gli Aerei fermi rappresentano le anime che invece di volare libere rimangono ferme incastrate nei limiti posti dall’ essere umano.
Prossimi progetti e date per potervi vedere live?
In estate uscirà un nuovo singolo! Abbiamo suonato pochi giorni fa a Roma. Usciranno altre date a breve. Vi invitiamo tutti a seguirci sui social.