Tutti contenti per l’Italia che pareggia al photo finish. Ci si dimentica di notare che la squadra nazionale non è mai stata così scarsa così il tifoso è rinfrancato dall’impresa. Contento lui.
Non ci sarebbe niente da festeggiare eppur c’è qualcuno che fa festa. A casa nostra è il centrosinistra perché ha confermato buona parte dei comuni capoluogo di regione alle elezioni amministrative. Non conta però che perde a Lecce, Rovigo, Verbania e Caltanissetta. La vera vittoria del centrosinistra però è a Cagliari dove ha vinto al primo turno con l’onda lunga della Regione Sardegna grazie all’affermazione di Todde. In sostanza però il centrodestra aumenta i capoluoghi amministrati e il centrosinistra ne perde uno. Non si capisce bene il clima da scudetto vinto da parte del centrosinistra all’opposizione e con il problema di trasformare il campo largo in vera e propria alleanza tutto da risolvere.
Non si capisce bene neanche il clima di festa per Assange che pare aver concluso la vicenda giudiziaria dove era imputato presso la macchina della giustizia statunitense ma sotto sostanziali arresti a Londra.
Assange ha patteggiato. Quindi per concludere pragmaticamente la sua vicenda giudiziaria si è dichiarato colpevole chiedendo la clemenza della corte statunitense. Ed è arrivata. Gli hanno comminato una pena pari al tempo già trascorso come recluso quindi ha chiuso almeno la vicenda giudiziaria, sperando non ci siano indesiderate code.
I suoi sostenitori esultano. Sui Social è tutto un fiorire di giubilo per la fine della vicenda processuale. E al di là della destinazione presso le Isole Marianne della sua vita, dove si spera potrà stare al riparo da vendette e cospirazioni che potrebbero sollevarsi a suo danno.
Rilasciato dalla prigione di Belmarsh a Londra, in cui aveva trascorso cinque anni, ha detto che si trasferirà in Australia. È quello il luogo dove evita di subire un altro processo con richiesta di estradizione per spionaggio e pirateria informatica.
Resta però tra il mito e la Storia la vicenda dei documenti e video riservati relativi alle guerre in Afghanistan e in Iraq. È stato mille volte detto come quelle verità davano dimostrazione di un esercizio ingannevole del potere. Ma dimostravano, in modo controverso, anche la sua fallibilità e smascherabilità, facendo sentire tutti poco sicuri.
Sono dubbi apicali che ancora non sono stati svelati. Chiaramente la necessità di far festa supera le oggettive ragioni che la dovrebbero sollecitare. C’è in verità poco da festeggiare.