Dice che vincerà ed è proprio questo quello che temono i democratici. La vittoria di un presidente dimezzato nelle facoltà e nelle funzioni proprie. Ma lui dice: “sono il più qualificato”. E sarebbe lunga la trattatistica sul rapporto tra ego e politica analizzato sopra i suoi protagonisti. Chi non dimostra spiccata sovrabbondanza di sé in atti, pensieri e parole, presenta nascostamente le caratteristiche più forti di personalità ipertrofica.
Ma ciò che interessa l’elettorato americano e gli osservatori di tutto il mondo è l’idea di credibilità del massimo esponente dello Stato. Non a caso pare che ci sia un fuggi fuggi generale da parte dei portatori di risorse e di grandi elettori al sostegno sulla sua figura, qualche mese fa indiscussa – tanto più al cospetto di tanto avversario come Donald Trump.
C’è da capire anche se sussistano ragioni non dette della sua insistenza – Ormai è diventata aneddotica pubblica la registrazione della sua voce mentre fa gaffe impensabili per un uomo con tante responsabilità – Biden non capisce che il cerchio si è ristretto attorno a lui. Ma è come se surrettiziamente stesse trattando la sua buona uscita.
E non è difficile pensare alla preoccupazione per le sorti giudiziarie del figlio sotto le lenti della magistratura americane per alcune commesse pubbliche ottenute. Indagine che inevitabilmente aleggia e coinvolge anche responsabilità proprie del Presidente.
Ma nel frattempo lo hanno abbandonato quattro deputati democratici, c’è una sorta di petizione da parte di manager e attivisti che gli chiedono di farsi da parte. Niente! Joe Biden ribadisce che vuole correre.
Lancia invettive contro l’avversario definendolo “bugiardo patologico”. E così ritiene di dare slancio giovanilistico o virile alla sua persona apparsa stanca oramai da almeno un anno. Ed è il segno più grave di debolezza ed è il regalo che Trump non si sognava di avere dalla buona sorte.
L’occasione di scuola ora però sta nel constatare come il sistema americano riuscirà a superare l’impasse essendo il partito fortemente polarizzato su alcune personalità e nello specifico su una, se è il presidente. Dovrà riprendere il lavoro usato di partito che è una condizione oramai dimenticata nel tempo.