Alain Fabien Maurice Marcel Delon è stato un attore, regista e produttore cinematografico francese con cittadinanza svizzera. Era considerato uno dei più grandi sex symbol della storia oltre che uno dei più grandi attori francesi al pari di Jean Gabin o di Jean-Paul Belmondo, quest’ultimo considerato il suo eterno “rivale” mediatico nella Francia degli anni sessanta. La sua “bellezza derivata dall’aspetto ammaliante, dal viso angelico e dagli occhi di ghiaccio”, gli ha permesso di interpretare uomini cupi, misteriosi, solitari.
Un po’ di storia dell’artista “giovinezza e carriera cinematografica”
Alain Fabien Maurice Marcel Delon nasce l’8 novembre 1935 nel comune francese di Sceaux (nell’Hauts-de-Seine). Figlio di Fabien Delon (1904-1977), direttore di un piccolo cinema di quartiere, Le Régina, e Édith Arnold (1911-1995), una giovane commessa di farmacia. La famiglia Delon è originaria di Saint-Vincent-Lespinasse, del Tarn e Garonna; suo bisnonno paterno Fabien Delon (1829-1909), fu decorato con la Legion d’onore nel 1892, mentre sua nonna, Marie-Antoniette Evangelista, sposò Jean-Marcel Delon, un esattore di Prunelli di Fiumorbo.
La leggenda familiare vuole gli Evangelista imparentati con i Bonaparte. Nel 1939, quando Alain ha appena 4 anni, i genitori divorziano e il padre praticamente scompare per diversi anni. Nonostante il grande affetto, è proprio la madre ad affidare Alain a una famiglia adottiva, il cui padre è guardia carceraria della prigione di Fresnes. In quel periodo Alain è spettatore della fucilazione del collaborazionista Pierre Laval, esperienza che da un lato lo turba, ma dall’altro lo affascina.
A 8 anni, non potendo più restare con la famiglia adottiva e non potendo tornare dalla madre, vive nel collegio di suore a Issy-les-Moulineaux dove incontrerà uno dei suoi più cari amici, Gérard Salomé, con cui trascorrerà tutta la giovinezza. A causa del suo carattere perennemente ribelle, dovuto per sua stessa ammissione al trauma subito dalla separazione dei genitori, ottiene brutti voti a scuola, e per questo motivo è costretto a cambiare diversi istituti. All’età di 14 anni lascia la scuola; sua madre, si risposa con un maestro salumiere, Paul Bologne, lo indirizza come apprendista salumiere nella macelleria del patrigno, in cui Alain si trova subito a suo agio, diventando in breve uno dei dipendenti più proficui. Sempre all’età di 14 anni recitò in Le Rapt, un cortometraggio girato dal padre di uno dei suoi amici.
All’età di 17 anni, sovvertendo tutti gli iniziali obiettivi di diventare maestro salumiere e prendere il posto del patrigno, decide di arruolarsi nella marina francese, nei “Marsouins”, la fanteria di marina. Nel 1953 viene destinato in Indocina, nel Sud-est asiatico, nell’ambito del corpo di spedizione militare francese nella guerra d’Indocina. Dopo 3 anni viene espulso dalla Marina, dopo aver totalizzato ben 11 mesi complessivi di prigione per indisciplina. Tornato in Francia nel 1956, Delon deve affrontare una situazione di ristrettezza economica, svolgendo i lavori più disparati quali il facchino, il commesso, il cameriere nei quartieri malfamati di Montmartre e Halles; per sua stessa ammissione, finì per fare il bohémien sempre a Montmartre.
Grazie alla passione per la giovane attrice Brigitte Auber si allontana da questo mondo e fa la conoscenza dell’attore Jean-Claude Brialy che lo invita al Festival di Cannes, dove la sua bellezza candida e al tempo stesso glaciale non passa inosservata. Si trasferisce a Roma, dove condivide l’appartamento con Gian Paolo Barbieri, che diventerà un famoso fotografo, e gli viene proposto un contratto che lo potrebbe portare a Hollywood a patto di imparare l’inglese. Nonostante Alain inizi un corso di inglese in Francia, il viaggio salta quando il regista e sceneggiatore francese Yves Allégret lo convince a lavorare per lui.
Nel anno 1957, il giovane attore entra nel cast del film Fatti bella e taci, in cui duetta per la prima volta con Jean-Paul Belmondo, mentre il primo vero ruolo da protagonista arriverà nel 1958 con L’amante pura, sul cui set conosce l’attrice austriaca Romy Schneider con la quale, nonostante la reciproca diffidenza iniziale, intesse una lunga relazione sentimentale. Giovani, belli e di successo, sono la coppia d’oro del cinema francese e il pubblico li segue con interesse sia al cinema sia sui giornali.
La carriera dell’attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Jean-Pierre Melville e Luchino Visconti. L’incontro con Luchino Visconti è stata una tappa fondamentale per la consacrazione internazionale. Nel 1960 infatti è uno dei protagonisti del capolavoro del regista italiano Rocco e i suoi fratelli, ove incarna un personaggio puro e tollerante, così lontano da quelli che diventeranno i suoi ruoli tipici. Il film ottiene un successo clamoroso, vincendo il Leone d’argento a Venezia, facendo sì che Visconti prenda Delon sotto la sua ala, diventando uno dei principali mentori per l’attore.
Tra i personaggi più celebri da lui interpretati ci sono il cupo e timoroso Rocco in Rocco e i suoi fratelli (1960), il principe Tancredi ne Il Gattopardo (1963), il killer Jeff in Frank Costello faccia d’angelo (1967), il gangster Rogert Startet ne Il clan dei siciliani (1969), lo scrittore fallito Jean-Paul Leroy ne La Piscina (1969); è stato inoltre Zorro nell’omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein di Mr. Klein (1976) e il barone di Charlus in Un amore di Swann (1984).
Nel 1985 ha vinto il premio César per il migliore attore per il film Notre histoire; ha inoltre vinto il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo.
Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.
Il 19 maggio 2019, al Festival di Cannes 2019, riceve la Palma d’oro onoraria. Un mese dopo circa viene colto da un ictus, seguito da un’emorragia cerebrale.
Il 18 agosto 2024, Alain Delon è deceduto, a causa di un linfoma, nella sua casa a Douchy-Montcorbon
Anna Rita Santoro e Ubaldo Santoro