Fumo, alcol, predisposizione genetica. Sono tratti che insieme al Parkinson e all’Alzheimer determinano l’invecchiamento del cervello.
Ma guarda un po’! Non se lo sarebbe aspettato nessuno!
Ed è su queste note che agenzie stampa evidenziano un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine. Realizzarlo è stato possibile attraverso l’esame di risonanze magnetiche al cervello in grado di rendere visibili anche solo piccole alterazioni in grado di mostrare il deperimento organico del pilastro della vita cognitiva.
I tratti distintivi sono cinque. Sostanzialmente non si possono spiegare perché sono affidati alla estrema competenza degli studiosi davanti ai quali noi tutti ci pieghiamo. Sono però risibili i risultati finali di tanto studio e delle evidenze, almeno per come sono state descritte. Non c’era bisogno di alcuno studio per capire che fattori come alcol, fumo e predisposizione genetica fossero determinanti per l’indebolimento delle facoltà cognitive. Però se detto da uno studio di una pubblicazione scientifica importante è un’altra cosa!
Lo spunto serve per fare due riflessioni. La prima consiste nella messa sotto scacco costante di alcuna connessione prodotta dal semplice buon senso per attestarsi solo sulle rilevanze della cosiddetta Intelligenza Artificiale o come sarebbe stato detto da qualcuno, da risultanze della tecnica.
La seconda rilevazione riguarda l’utilità di una ricerca di questo tipo in quanto laddove sussista declino cognitivo è chiaro la presenza di un deperimento organico del cervello. Si tratta di un organo che inevitabilmente dà segnali evidenti. Non occorre alcune riprova fisica attraverso la lettura di risonanze magnetiche che possono solo confermare quanto è chiaro ed evidente. Ma se ce lo dice il verdetto tecnologico siamo tutti più tranquilli.
Ma è possibile che la rilevazione del declino cognitivo si possa evidenziare in modo, per così dire, anticipato? Potrebbe essere questa la motivazione per cui una persona soggetta a grandi responsabilità possa vedersi sollevata dall’incarico perché presa da un inizio cognitivo? Forse la decisione su Biden è stata presa in questo modo? O non potrebbe essere questo un metodo olimpico per cacciare chiunque sia di troppo? “C’è un declino cognitivo in essere … Anche se fa calcoli complessi a mente e cita Kant a memoria il soggetto deve essere rimosso”. Potrebbe essere questo lo scenario di una prossima storia di fantascienza.
Ma tanto “fanta” pare non essere. IL verdetto delle macchine che stabiliscono chi siamo, come viviamo e quanto possiamo fare è dietro l’angolo.