In seguito riportiamo integralmente da dire.it , un pezzo di Mario Piccirillo
ROMA – L’altra volta, la prima, fu un terremoto: il suicidio mediatico di Joe Biden. A giugno il Presidente degli Stati Uniti deflagrò, tra impappinamenti e risposte fuori registro, consegnando a Donald Trump un vantaggio elettorale che avrebbe travolto tutta la successiva campagna dei Democratici. Stanotte (alle 3 del mattino italiano) c’è il secondo round, ma è cambiato tutto. Stavolta il dibattito televisivo – un rito canonico della corsa alla Casa Bianca – sarà tra Trump e Kamala Harris. I due candidati si sfideranno al National Constitution Center di Philadelphia, in Pennsylvania (Stato cruciale, in bilico), ma soprattutto in diretta su ABC, e su tutte le principali reti statunitensi di news. Si vedrà anche in Italia, in streaming sulla pagina di ABC, o su YouTube.
E’ IL dibattito: l’occasione (la prima e forse unica) di Harris per ribaltare i pronostici anche dal punto di vista nazional-popolare dopo la rimonta delle ultime settimane e a meno di due mesi dal voto del 5 novembre. Non ne sono previsti altri, almeno per ora. I sondaggi danno i contendenti, per lo più, appaiati. Ogni morso in diretta nazionale, ogni inciampo, ogni crepa, contano.
Considerato il precedente disastroso e la successiva rivoluzione Democratica, sarà una partita secca, con regole d’ingaggio “militari”: il match durerà novanta minuti, senza pubblico in studio, con i due candidati in piedi, Harris all’angolo destro (dal punto di vista del telespettatore) e Trump a sinistra. Nessun aiuto “da casa”, dagli staff, nemmeno durante le due pause pubblicitarie previste. Niente appunti. Si va a braccio. Nessuna dichiarazione di apertura, ma due minuti ciascuno per rispondere a ogni domanda, due per un’eventuale replica, e un altro minuto per la controreplica. Quando parla uno, il microfono dell’altro è spento (cosa che fu fortemente voluta dal comitato Dem per evitare che Biden fosse bullizzato dalla solita retorica aggressiva di Trump). Batte Harris, che ha vinto il sorteggio. Moderano David Muir di World News Tonight e Linsey Davis di ABC News Live Prime.
Trump ha una vasta esperienza di dibattiti presidenziali, questo per l’ex Presidente è il settimo. Harris è all’esordio, ma è il suo campo da gioco: fortissima nell’uno contro uno mediatico, Harris è stavolta la candidata “giovane” dei due, con una preparazione oratoria da tribunale (dove Trump è sempre entrato invece da imputato) e un discreto passato di campagne elettorali, come procuratrice di San Francisco e della California, e per i successivi step della sua carriera politica fino allo scranno da vicepresidente.
A giugno il dibattito fra Biden e Trump fece registrare 51 milioni di telespettatori. Stanotte potrebbe cadere il record del 2016: gli 84 milioni di spettatori incollati agli schermi per seguire il primo storico confronto tra Trump e Hillary Clinton.