ROMA – L’aspettavamo da tanto il buon Carmine Tundo con la sua Municipàl e, come promesso, sabato sera si sono presentati con il pieno di energia in una sala gremita di gente a Largo Venue. Una band che riporta alla luce quel tanto caro cantautorato rock alternative degli anni 2000 che, a fronte di questo recente music system contaminato dai dissing, parliamoci chiaro: serviva come il pane.
Il live de La Municipàl si è aperto alle 22:00 spaccate e la band è stata preceduta da una meravigliosa promessa del cantautorato indie che è Montegro, un giovane abruzzese, ormai trapiantato a Roma, che ha preso guida da quella tanto amata scuola Fabi, Gazzè e Silvestri e ha deciso, con coraggio, di riportarla in auge già da tempo. Perché con coraggio? Perché in una società basata sul consumo, dove si consumano anche tracce su Spotify senza cognizione di causa, non si fa più attenzione al contenuto dei testi.
Questa band è una manciata di adrenalina che ti carica ancora di più il sabato sera, ricordano un po’ i Baustelle ma allo stesso tempo si distinguono da essi, perché tutto sommato potrai anche ispirarti ad un artista o ad una band, ma se inizi a fare la differenza vuol dire che c’è tanto di tuo, quel tanto che ti rende unico e irripetibile.
La Municipàl ormai è tanto che circola, partendo da quella scena pugliese che, anni prima, ci aveva regalato la musica con gli ideali, quando ancora gli ideali noi millennials ce l’avevamo e sto parlando di Caparezza, dei Sud Sound System, del romanticismo pesato e pensato di Capossela e, alla fine della fiera, guarda un po’, pure Carmine Tundo nei suoi testi i contenuti di spessore ce li porta ancora oggi, nelle ultime uscite discografiche e sul palco.
Il live di per sé è durato il giusto, un’ora e venti circa di repertorio e di coinvolgimento del pubblico molto emozionato di ritrovarsi lì davanti, un pubblico che accoglieva tanti pugliesi ma anche tantissimi romani e non, perché La Municipàl è partita dal Salento, ma non ci è voluto tanto affinché conquistasse il cuore di tutta Italia.
Una bella sorpresa anche la nuova tastierista e voce femminile, Gaia Rollo, che ha sostituito la cara e beneamata Isabella Tundo, sorella del cantante Carmine. I due sul palco si muovono con sinergia ed energia, comunicando con vemenza l’uno verso l’altra e trasmettendo a noi tutta la potenza che c’è dietro questo meraviglioso progetto.