Non si conoscono le modalità di scelta di colui che consegna il premio. Le ragioni per cui si dà il premio sono rese giustamente esplicite. Non altrettanto quelle di chi si fa da cerimoniere. Il premio è stato dato a Giorgia Meloni “per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024”.
E davanti a Musk Giorgia Meloni si è fatta paladina dei valori della democrazia chiedendo di non rimanere abbagliati dai miti del progresso e dei robot che sostituiranno facoltà che devono rimanere nella decisione delle persone e della società organizzata. Tanto che Meloni interviene proprio sui diritti di cittadinanza: “c’è una narrazione che i regimi autoritari se ne prendono molto cura. Riguarda l’idea dell’inevitabile declino dell’Occidente, l’idea che le democrazie non riescano a mantenere le promesse. Un esercito di troll e bot stranieri e maligni è impegnato a manipolare la realtà e a sfruttare le nostre contraddizioni. Ma ai fan di regimi autoritari, lasciatemi dire molto chiaramente che difenderemo i nostri valori”.
Frase giusta ma indelicata da dire a un soggetto come Elon Musk col quale evidentemente si intendono aprire frequentazioni e aperture interessanti. Abbiamo visto il miliardario anche nell’iniziativa culturale organizzata dal suo partito e denominata Atreju.
Inopportuna la frase dedicatale da Musk: “È un onore essere qui per consegnare questo premio ad una persona che è addirittura più bella dentro che fuori”. Inopportuna perché il grande innovatore tecnologico cade nelle trappole culturali antiche che legano la donna alla bellezza come fosse un passaggio obbligato.
Ma poi si riprende: “Ha fatto un lavoro incredibile come premier, con una crescita e un’occupazione record. E’ una persona onesta, vera, autentica”. Lo ha detto Elon Musk consegnando il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council a Giorgia Meloni.
Indiscrezioni riportate anche dall’Ansa danno come chiacchierata la scelta del patron di Tesla e X. Ma l’impressione è che quando Musk sceglie di esserci nessuno si senta di dire di no davanti a tanto potere.
Al miliardario dai molti investimenti nel mondo però si deve sempre tendere una mano tanto più se è alla ricerca di nuove realtà territoriali dove insediare le sue attività avveniristiche.
Investire nel nostro paese da parte di Musk potrebbe essere una prospettiva allettante per tutti, tanto più per chi va stretto ed ha in animo la decisione di andarsene dall’Italia, oltre che per la ricaduta occupazionale che significherebbe se si avverasse un’ipotesi di questo tipo.
E allora Giorgia manda giù anche battute fuori luogo sulla bellezza interiore, se a tanta bellezza arriva altrettanta ricchezza.