Si è inaugurata lo scorso 21 settembre 2024 alle ore 18.00, alla presenza delle Autorità locali e numerosi ospiti, la personale “ Colline Serenissime” di Lucia Tomasi con la curatela di Lorena Gava. La mostra on air presso nelle sale espositive del Municipio di San Vendemiano, un piccolo comune del Veneto di circa 10.000 abitanti in provincia di Treviso, vuole rappresentare “un viaggio appassionato e affascinante nel paesaggio straordinario delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco”. Come sostiene la curatrice: «Con il brio e la freschezza di un occhio che scruta e indaga la bellezza, Lucia Tomasi, pittrice e architetto coneglianese, ha realizzato un mosaico di opere tutte dedicate al connubio di arte e natura. San Vendemiano, porta dell’Unesco, si apre quindi ad un itinerario di visita che, nelle belle e ariose sale espositive municipali, mette in luce le presenze architettoniche più significative delle prestigiose Colline, e insieme i declivi e i pendii che l’uomo ha abitato e coltivato nei secoli. Castelli, abbazie, antichi borghi, ville venete, e naturalmente le viti; il tutto interpretato nei colori delle stagioni. Un territorio unico, il primo entroterra verde collinare, fertile e gioioso della Serenissima, detta così per la sua saggia amministrazione e proverbiale longevità».
La mostra si articola in 3 sale con tele dedicate a San Vendemiano, comune ricco di storia, un tempo coinvolto nella centuriazione romana, passato poi sotto ai Longobardi sino alla loro sconfitta nel 774 da parte dei Franchi, divenendo poi feudo del conte-vescovo di Ceneda e passando sotto la diocesi di Vittorio Veneto. Da qui si staccava la famosa via Alemagna verso Dobbiaco. Il comune con le sue colline circostanti è oggi Patrimonio UNESCO, con un territorio che vanta “ricchezze” in ambito edilizio oltre che ambientale, paesaggistico e sociale legato alla tradizione, a volte ingiustamente dimenticato e che va riscoperto, evidenziato, valorizzato e difeso, anche grazie a Lucia Tomasi. Le opere, esposte in grandi mosaici composti da varie tele e corredati di esaustive e dettaglie didascalie, offrono al visitarore la possibilità di “tuffarsi”nel paesaggio e nel territorio delle colline coneglianesi col suo patrimonio sia esso naturale che costruito dall’uomo. Ne sono un esempio le opere dedicate all’acqua e all’argilla –materiale antico, che grazie alla sua malleabilità, quando idrato, è stato utilizzato in vari modi : fu supporto importante per la scrittura, ed ha attraversato la storia dell’uomo e l’evoluzione delle civiltà nelle sue varie coniugazioni, come i mattoni per costruire le case ,gli utensili, vasi e anfore, sino alla scultura. In evidenza anche Villa Lippomano –villa veneta di Monticella ubicata sull’omonimo colle; Villa Vettori a Zoppè; Villa Fabbris detta di Tiziano Vecellio a Colle Umberto del XVII sec.- dove ancor oggi vivono i discendenti del grande pittore rinascimentale, Villa Montalban-Ghetti a Collalbrigo. Questi sono solo alcune delle numerose dimore prestigiose che come ha dichiarato Lorena Gava,: «la foga espressionista del pennello dell’artista ha reso con mirabile forza comunicativa, attraverso un compendio di segno-colore-gesto davvero lodevole». Da evidenziare anche la suggestiva ricchezza delle piante antiche in particolar modo: Le viti maritate ( quelle sostenute non da semplici pali ma da alberi da frutto, di gelso, di salice), i frutti e i fiori rappresentati nelle tele esposte nelle varie stanze, oltre alle risorgive, i laghi, i pozzi, e le case rurali. Un paesaggio affascinate quello abilmente rappresentato da Lucia Tomasi, paesaggio riscontrabile anche nelle opere dei protagonisti della grande scuola veneta, da Bellini, Cima da Conegliano e Tiziano. Come dichiarato dall’artista : «Ci sono molti luoghi che sarebbe giusto valorizzare per l’identità e la storia della stessa comunità: luoghi che al di là delle bellezze naturalistiche sono ancora capaci di raccontare credenze, culti e tradizioni antiche. Tutto questo per rendere ancora più vero e autentico il nostro presente».
Numerosi gli eventi collaterali alla mostra di Lucia Tomasi in calendario, tra questi:
Mercoledì 2 ottobre ore 20.30 un appuntamento speciale tra musica e pittura: “Le quattro stagioni” di Vivaldi, interpretate dalla Piccola Orchestra Veneta diretta dal Maestro Giancarlo Nadai, saranno in dialogo con Lorena Gava, storica dell’arte, per un approfondimento sulla storia della pittura veneta dal Rinascimento ai giorni nostri. Partendo dalle tele di Bellini, Giorgione, Tiziano e naturalmente di Cima da Conegliano, per una bella narrazione intorno alla storia e all’evoluzione del paesaggio veneto, con le presenze di mare e di terra, connubio straordinario che da secoli caratterizza la Serenissima.
Domenica 3 novembre ore 18.30 Chiusura della mostra con il concerto Piccola Orchestra veneta e i suoi solisti col Maestro Giancarlo Nadal.
di Daniela Paties Montagner, Componente del Club UNESCO di Udine
Per ulteriori info e visite guidate : tel 0438.408973 , email: cultura@comune.sanvendemiano.tv.it; Orari apertura mostra: venerdì e sabato: 15.00-18.00/ domenica: 10.00-12.00/15.00-18.00
per info sull’artista: www.luciatomasi.it
Immagine in evidenza: dettaglio di “Le viti Maritate 1-2-3“ di Lucia Tomasi, foto di Daniela Paties Montagner