Roma, 26 settembre 2024 – Nella storica Sala del Cenacolo di Palazzo Valdina, nel cuore di Roma, si è tenuta con grande successo la presentazione del libro “Casa Papanice” di Edmondo Papanice, un appuntamento che ha appassionato un vasto pubblico di amanti della cultura e dell’architettura.
Edmondo Papanice, rinomato esperto in geopolitica e relazioni internazionali, pluripremiato per il suo impegno sociale e culturale, ha guidato i presenti attraverso la sua affascinante biografia. Tra le pagine, sono emerse storie intrecciate che vanno dalla sua drammatica sopravvivenza sotto le macerie alla periferia di Beirut, fino a una delle prime adozioni internazionali pugliesi. Un’adozione resa possibile dall’incontro tra suo padre e Monsignor Edmond Farhat, futuro influente diplomatico della Santa Sede.
“Casa Papanice” è celebrata come icona nella storia dell’architettura, del cinema e della cultura italiana, realizzata dalla celebre archistar Paolo Portoghesi. Commissionata nel 1967, è stata il set di importanti film e ha ispirato registi e artisti di fama internazionale.
Durante l’evento, l’autore ha dialogato con l’On. Luciano Ciocchetti, Mons. Jean Marie Gervais e il regista Sergio Martino, rendendo il pomeriggio un prezioso momento di scambio culturale. Promosso dall’Associazione HALP e dall’iniziativa dell’On. Luciano Ciocchetti, l’evento ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio architettonico come simbolo della bellezza e della storia italiana.
Di seguito il messaggio di Jean Marie Gervais: “Onorevoli Deputati, gentili ospiti, illustri relatori, è un grande onore per me trovarmi qui oggi nella storica Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, un luogo che racchiude in sé la nostra storia e le nostre aspirazioni collettive. Oggi, siamo riuniti non solo per riflettere su un patrimonio architettonico, ma per esplorare un legame profondo tra l’arte, la cultura e la nostra identità nazionale.
La storia di Casa Papanice, così ben narrata da Edmondo Papanice nel suo volume che oggi presentiamo, è molto più di un semplice racconto di un edificio. È una testimonianza viva di come architettura e cinema possano intrecciarsi per creare un’eredità culturale che attraversa il tempo. Casa Papanice ci parla del genio di Paolo Portoghesi, che ha avuto il coraggio di esprimere la propria visione artistica in un’opera audace e innovativa, capace di affascinare registi e attori di calibro internazionale. Siamo grati a Papanice per averci ricordato l’importanza di preservare non solo le pietre e i mattoni, ma anche le storie che esse custodiscono.
La grande architettura, come quella di Casa Papanice, è un riflesso del nostro spirito creativo e della nostra capacità di sognare in grande. Tuttavia, ci troviamo oggi di fronte a una sfida: la cura e la valorizzazione di luoghi simbolo della nostra cultura. È fondamentale che tutti noi, come comunità, ci impegniamo per garantire che queste opere non solo sopravvivano, ma prosperino per le generazioni future. La preservazione del nostro patrimonio architettonico è una responsabilità collettiva che richiede la nostra attenzione e il nostro impegno.
Chiedo, quindi, a tutti voi, ai membri di questa stimata assemblea, di ascoltare la voce di Edmondo Papanice e di unirsi nel richiamo all’azione. L’appello per un restauro consapevole di Casa Papanice non è solo per il suo valore storico e artistico, ma per la dignità culturale che essa rappresenta. È un’opera che deve continuare a ispirare artisti, architetti e visionari, e che deve rimanere un faro di creatività e innovazione per il nostro Paese.
Ecco perché è cruciale che il Ministro della Cultura e il Ministro degli Esteri si facciano portavoce di questo messaggio e promuovano un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti. Dobbiamo garantire che la Casa Papanice non diventi solo un ricordo, ma un simbolo di riscatto e di una rinnovata attenzione per le opere del Novecento che meritano di essere celebrate, mantenute e rivitalizzate.
In conclusione, vi invito a unirvi a noi in questo dialogo. Siamo qui non solo per ricordare il passato, ma per costruire il futuro. Facciamo sì che Casa Papanice diventi un esempio di come possiamo tutti lavorare insieme per preservare la bellezza e l’autenticità della nostra cultura, affinché continui a vivere e a brillare per le generazioni future.
Ringrazio di cuore l’onorevole Luciano Ciocchetti e tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. Con il vostro aiuto, spero che possiamo avviare un percorso di riscatto e valorizzazione, non solo per Casa Papanice, ma per tutte le meraviglie del nostro patrimonio culturale.
Grazie a tutti.”