Da Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, in apertura dei lavori del meeting dei ministri, il monito del titolare del Viminale: “Non possiamo farci trovare impreparati”
AVELLINO – I conflitti in Medio Oriente e Ucraina, i loro riflessi sulla sicurezza dei Paesi del G7 e le possibili minacce terroristiche al centro dei lavori odierni dell’appuntamento presieduto dal Ministro italiano Matteo Piantedosi a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino.
Durante la prima sessione dei lavori del meeting dei ministri dell’Interno del G7 “ci concentreremo sui riflessi negativi alla nostra sicurezza provenienti dagli scenari di crisi internazionale, in particolare dai teatri di guerra in Medio Oriente e Ucraina“. Ha spiegato infatti il ministro italiano Matteo Piantedosi nei suoi saluti introduttivi alle delegazioni presenti a Villa Orsini, a Mirabella Eclano (Avellino).
“Questi due conflitti – così Piantedosi – stanno contribuendo a generare una polarizzazione all’interno delle nostre società, incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscano ad ideologie violente ed estremistiche, arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare la capacità di prevenire e rispondere efficacemente a queste minacce”.
“SFIDA COMUNE: MINACCE AI NOSTRI SISTEMI DI VALORI DEMOCRATICI”
Quindi ha proseguito anticipando gli orientamenti dei lavori odierni: “Come ministri dell’Interno e della Sicurezza siamo chiamati ogni giorno a contrastare numerose minacce alle nostre società e al nostro sistema di valori democratici. Siamo responsabili di garantire la sicurezza dei nostri concittadini, una condizione essenziale per il pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali”. Così, nel discorso che ha aperto il meeting dei ministri dell’Interno del G7, il ministro italiano Matteo Piantedosi.
“Sono certo – ha detto Piantedosi alle delegazioni presenti a Villa Orsini – che sapremo condividere le migliori strategie per rendere più efficace la nostra azione nell’affrontare queste sfide comuni, ponendoci come punto di riferimento nella Comunità Internazionale”.